Alessia accusa su Facebook "Quella pista deve bruciare"

Alessia Polita con il fidanzato Eddi La Marra
JESI - "Quella pista deve bruciare". Alessia Polita, la motociclista in sedia a rotelle dopo uno schianto in una gara di moto, sfoga la sua rabbia su Facebook. Esprime la sua...

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JESI - "Quella pista deve bruciare". Alessia Polita, la motociclista in sedia a rotelle dopo uno schianto in una gara di moto, sfoga la sua rabbia su Facebook. Esprime la sua disperazione come viene dal cuore di una ragazza di 28 anni, una sportiva, che ha conosciuto l'inferno e ora non può utilizzare le bambe.


"Bestemmiare non porta a niente, prendere a cazzotti il muro mi farei male alla mano, gridare in mezzo al campo mi finisco la voce per niente. Veder ardere quel maledetto autodromo mi darebbe la soddisfazione e la felicità o almeno una piccola soddisfazione nella mia vita. Ma poi con il risultato che sto comunque sulla sedia a rotelle. Dunque?".



Alessia Polita, la Lady delle due ruote rimasta paralizzata dopo il terribile incidente sulla pista di

Misano lo scorso 15 giugno, va a ruota libera: se ci fossero state le dovute protezioni lei camminerebbe ancora. Che tutti i soldi risparmiati servano "ai responsabili per comprarsi le medicine", continua il post.



E' una verità impossibile da digerire quando si vive del brivido delle due ruote e poi, da un minuto all'altro, ci si ritrova condannati per sempre alla sedia a rotelle. E la campionessa jesina, a cui tanti,

tantissimi concittadini, sportivi e non, inviano quotidianamente messaggi di solidarietà e di conforto, sfoga tutta la sua rabbia pubblicando post infuocati sulla piazza dei social network.

Ieri l'ultimo di tutta una serie in cui si è scagliata contro chi avrebbe potuto risparmiarle un destino tanto duro, a ribadire quel che aveva già scritto il 3 gennaio scorso: nonostante la grinta, il coraggio, la tempra da combattente, niente è più come prima. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico