JESI - Aveva superato 100 giorni di ricoveri negli ospedali di Jesi, Ancona e Roma per un grave problema polmonare. Ma la sua tempra d’acciaio di uomo forgiato nel...
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Una vita da Vigile del fuoco in servizio al distaccamento di Jesi, poi per un periodo a Varese, Fabriano e poi ancora a Jesi, dove ha raggiunto la pensione a 52 anni. Non ha mai lasciato davvero quella seconda grande famiglia dei colleghi ed ex colleghi, perché Franco partecipava a tutte le iniziative e le cerimonie con i pompieri in pensione. Amava stare in mezzo agli altri. E quando poteva, si dedicava ai suoi hobby, la pesca sportiva e le partite di carte al Bocciodromo di via La Malfa.
Franco è morto venerdì sera al reparto di Broncopneumologia dell’ospedale di Jesi dove era ricoverato in seguito a complicanze respiratorie dopo un intervento chirurgico di ernia. Lascia nel dolore la moglie Liliana Ciattaglia, le figlie Barbara e Valeria, il genero Roberto, gli adorati nipoti Marco (che sta seguendo le orme del nonno nei Vigili del fuoco), Clarissa, Christian e Sophia, il pronipote Alessandro, la sorella Anna e tanti ex colleghi. Ieri pomeriggio nella chiesa di San Giuseppe di Jesi l’ultimo commosso saluto. La famiglia ha promosso una raccolta fondi per l’Oikos. «Nostro padre era il migliore del mondo – dicono le figlie - ci ha cresciute con amore e ci ha sempre sostenute e lo stesso ha fatto con i nostri figli. Ha sempre aiutato chiunque ne avesse bisogno senza chiedere nulla in cambio. È stato il punto di riferimento della nostra famiglia, un buon amico, un buon marito e grande lavoratore. Sarà per sempre con noi e noi lo porteremo nel cuore con lo stesso amore immenso che ci ha donato». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico