Addio ad “Armandì”, era diventato la mascotte di tutto il centro storico

L'ospedale Carlo Urbani di Jesi
JESI - Si è spento ieri mattina all’ospedale Carlo Urbani di Jesi dove era ricoverato da qualche giorno, Armando Matteucci, per tutti “Armandì”....

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JESI - Si è spento ieri mattina all’ospedale Carlo Urbani di Jesi dove era ricoverato da qualche giorno, Armando Matteucci, per tutti “Armandì”. Uno dei personaggi più pittoreschi della città, Armandì aveva 58 anni e abitava in via La Malfa. Era seguito dai servizi sociali per problematiche pregresse, la sua era una vita difficile e tormentata. Nel corso degli anni è stato adottato dalla collettività, come accade a quelle persone fragili che vivono ai margini e che pian piano entrano a far parte del nostro quotidiano. Armandì era uno di quelli, un personaggio folcloristico e un po’ così, ciondolante, insistente e petulante, ma con una sigaretta e qualche moneta lo facevi contento. Odiava farsi fotografare, lui che si trascinava tra la piazza della Repubblica e corso Matteotti e che la domenica era sempre allo stadio a tifare la Jesina. Odiava i ritratti e non sorrideva mai, quasi quel broncio glielo avessero stampato in faccia. Ma in occasione dell’uscita del gioco da tavolo della Pro loco “Daje tira” si era volontariamente fatto fare una foto con la maglietta dedicata, orgoglioso di essere uno dei protagonisti del gioco. Orgoglioso del suo posto nel mondo e a Jesi.


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