Il vescovo da Formula Uno gira a Imola sulla Ferrari

Il vescovo da Formula Uno gira a Imola sulla Ferrari
FABRIANO -  Dopo il bagno di folla sabato nel cuore di Imola, prima in cattedrale, poi al parco a cantare “Romagna mia” con la sua band, i Turno di guardia...

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FABRIANO -  Dopo il bagno di folla sabato nel cuore di Imola, prima in cattedrale, poi al parco a cantare “Romagna mia” con la sua band, i Turno di guardia – l’esibizione è finita al Tg1 delle 20 – il neo vescovo della diocesi, il fabrianese Giovanni Mosciatti, ha trascorso domenica alcune ore all’autodromo di Imola. Nel tempio della Formula Uno, il presule ha indossato il casco e ha potuto provare alcune macchine, tra cui la Ferrari, e correre nel circuito. La prima giornata da vescovo di Imola, quindi, l’ha trascorsa tra l’autodromo e la città di Lugo dove ha celebrato la Messa in Collegiata. 


Da segnalare il suo primo discorso ufficiale, quello al sindaco di Imola, Manuela Sangiorgi. «Negli animi di tanta gente si nota l’ombra di una grande paura, di una profonda insicurezza. Ma di che si tratta? Come farvi fronte? Se le persone non trovano una risposta radicale alla paura, questa prende il sopravvento e produce reazioni scomposte», dice Mosciatti. «La società, con le istituzioni, i partiti, i sindacati, le scuole, e le sue realtà vive, le comunità, la Chiesa, ha davanti una sfida: chi risponde a questo bisogno di sicurezza che compare insieme alla paura?». Il vescovo avverte: «Deve esserci una risposta alla domanda di senso, perché l’uomo non è mai riducibile solo ai suoi aspetti materiali». Altrimenti «le risposte saranno insufficienti». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico