Il ragazzo dello spray fermato con la droga Nel residence aveva due etti di stupefacenti

Il ragazzo dello spray fermato con la droga Nel residence aveva due etti di stupefacenti
ANCONA - Quindici anni, italiano, due etti di stupefacenti nell’alloggio, pare cocaina, e un’accusa pesantissima. Quella di essere stata il detonatore della strage di...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
ANCONA - Quindici anni, italiano, due etti di stupefacenti nell’alloggio, pare cocaina, e un’accusa pesantissima. Quella di essere stata il detonatore della strage di Corinaldo, quello che nebulizzando dello spray urticante, ha creato l’onda di panico che ha trasformato la Lanterna Azzurra in un inferno di morti e feriti. I carabinieri sono arrivati a lui nelle prime ore della mattina di sabato quando i cadaveri dei sei morti della Lanterna Azzurra erano appena arrivati alla camera mortuaria di Ancona. Non sono nemmeno dovuti arrivare lontanissimo, si parla di un residence di Senigallia: a fare nome e cognome, come anticipato ieri dal Corriere, sono stati gli amici che lo avevano riconosciuto nella calca della sala principale dell’angusto locale di Madonna del Piano dove si aspettava l’arrivo del rapper Sfera Ebbasta.


 

Non è chiaro ancora se si tratti del ragazzo raffigurato nel video con cappellino e mascherina. Per ora a suo carico ci sono detenzione e spaccio di stupefacenti e tanto è bastato per attivare la misura di fermo nei suoi confronti. È quasi certo che questa mattina il procuratore dei minori Giovanna Lebboroni aggiungerà anche l’ipotesi di reato di omicidio preterintenzionale ma insieme alla ragionevole certezza gli investigatori stanno cercando altri tasselli del disastro avvenuto nella notte tra venerdì e sabato. C’è l’elemento del movente e aperta è anche la questione del mezzo utilizzato. Una bomboletta forse era troppo poco per creare l’odore acre sentito da così tante persone. Si è parlato anche di un effetto alterato dei fumogeni forse per un guasto della macchina. Probabilmente servirà una perizia per verificare. I carabinieri del comando provinciale di Ancona guidati dal colonnello Carrozza stanno lavorando in più direzioni. 


L’altro livello della responsabilità è quello della gestione della sicurezza per cui questa mattina il procuratore capo Garulli e il sostituto Gubinelli iscriveranno nel registro degli indagati anche i tre gestori della Lanterna Azzurra: i soci Carlantonio Capone e Quinto Cecchini e l’amministratore unico Francesco Bartozzi. Il primo pesarese, da tempo nel mondo dell’intrattenimento tra Romagna e Marche, socio storico della Magic, la società nata nel 2013 in cui sei mesi fa è entrato il corinaldese Cecchini che da qualche anno gestiva la Lanterna Rossa. Cecchini è il papà di deejay Marcos, Marco Cecchini che non figura nella compagine sociale ma era presente l’altra notte. È lui che ieri ha riferito del furto di una catenina negli attimi seguenti alla diffusione della sostanza urticante e poco prima della ressa mortale creatasi all’uscita del locale destinata allo spazio esterno per fumatori. Come si sia creata la ressa con altre due uscite fruibili nel locale, i carabinieri lo hanno chiesto a Gianni Ermellini, il responsabile della sicurezza che aveva con sè undici collaboratori. E poi c’è tutta la questione dei biglietti che in queste ore si è rimodulata per voce proprio del vertice investigativo: «I biglietti venduti - ha spiegato il colonnello Carrozza - erano 680, 500 quelli staccati». Ma fioccano le testimonianze di ragazzi e genitori entrati senza biglietto o con un pass per la consumazione. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico