Il giallo di Andreea, la verità è in mano ai super periti: ai raggi X i cellulari di Gresti. Al lavoro anche entomologo, tossicologo e psichiatra

Il giallo di Andreea, la verità è in mano ai super periti: ai raggi X i cellulari Gresti.
CASTELPLANIO E’ un giallo fitto di interrogativi la morte di Andreea Rabciuc, la 27enne scomparsa il 12 marzo 2022 e i cui resti sono stati rinvenuti lo scorso 20 gennaio in...

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CASTELPLANIO E’ un giallo fitto di interrogativi la morte di Andreea Rabciuc, la 27enne scomparsa il 12 marzo 2022 e i cui resti sono stati rinvenuti lo scorso 20 gennaio in un casolare in via Monte Adamo 26, a un km esatto dal punto dove si persero le sue tracce. Entro 60 giorni i periti incaricati dalla Procura dovranno consegnare la relazione tecnica: l’analista forense Luca Russo che sta scandagliando i cellulari, le chiavette Usb di Simone Gresti (ex fidanzato di Andreea e unico indagato per sequestro di persona, spaccio, omicidio volontario e in alternativa istigazione al suicidio) Il tossicologo Francesco Busardò; l’entomologo forense Stefano Vanin quest’ultimo a caccia di elementi dall’analisi degli insetti per capire se il cadavere sia stato spostato. In campo anche il medico legale professor Adriano Tagliabracci e lo psichiatra Marco Ricci Messori. Un pool di super periti che il Pm Irene Bilotta ha voluto interpellare per districare i nodi di questo mistero. I Carabinieri del SIS-Sezione Investigazioni Scientifiche e della Compagnia di Jesi hanno sentito a sommarie informazioni il volontario della Protezione civile e il Vigile del fuoco che il 16 marzo 2022 entrarono nel casolare di via Monte Adamo durante le prime battute di ricerca della ragazza scomparsa e non videro il cadavere.

Sentito uno youtube

Sentito uno youtuber il quale entrò per riprendere i locali dove credeva si fosse svolto l’ultimo festino cui Andreea aveva partecipato prima di sparire. Lo youtuber che caricò i filmati sul sito d’informazione “Il-Portavoce” ha dichiarato ai Carabinieri di essersi addentrato fino alla cucina dove sono stati ritrovati i resti scheletrici, ma che non c’era nulla. I filmati sono stati acquisiti dagli investigatori. Si cerca la verità: si battono tutte le piste per arrivare a una definizione della vicenda e dare pace alla povera Andreea e al cuore disperato di sua madre Georgeta che vuole solo giustizia.

 

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Corriere Adriatico