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GENGA - Stilato un nuovo cronoprogramma sui lavori lungo la SS 76, all’altezza del viadotto Mariani di Genga, dove, negli ultimi quattro anni, sono stati ritrovati in tutto dieci fusti di cromo esavalente che hanno fermato il raddoppio della Direttrice nel territorio appartenente al Comune di Genga.
A seguito dell’ultima scoperta, nel terreno sottostante il viadotto, Anas sta pianificando un intervento diverso dal solito per permettere all’opera di essere ultimata. L’obiettivo è avviare, a breve, una messa in sicurezza provvisoria e non attendere che il piano di bonifica e di caratterizzazione arrivi a compimento prima di far tornare gli operai.
Il sindaco di Genga, Marco Filipponi ha confermato questa tabella di marcia: «L’opera potrebbe concludersi entro il 31 dicembre, come da nuovo cronoprogramma.
L’obiettivo è quello di completare l’opera e mettere in sicurezza l’area del viadotto Mariani dove, lo scorso ottobre, sono stati ritrovati altri quatto fusti di cromo esavalente. Ad oggi, per circa 1 chilometro, i lavori sono fermi da aprile 2018 quando furono trovati i primi sei fusti. Da 19 anni si va avanti troppo lentamente sulla SS 76. Quando venne presentato il progetto Quadrilatero nessuno avrebbe detto che sarebbe stato l’inizio di un’odissea lunghissima di cui ancora non si può scrivere la parola fine. Il progetto è su due assi viari principali: il collegamento Foligno-Civitanova Marche ed il collegamento Perugia-Ancona attraverso l’ammodernamento della 76.
Ad oggi, intanto, proprio sulla SS 76 è provvisoriamente in vigore l’obbligo di scorta tecnica per tutti i veicoli che trasportano merci pericolose nel tratto compreso tra gli svincoli di Fabriano Ovest e Fabriano Est, come indicato dalla segnaletica verticale installata sul posto. I mezzi pesanti che trasportano merci pericolose e che sono sprovvisti di scorta tecnica dovranno utilizzare itinerari alternativi in quanto sulla viabilità comunale di Fabriano vige il divieto di transito ai mezzi pesanti.
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Corriere Adriatico