Furti a raffica negli chalet di Palombina, Whatsapp e spycam anti ladri. Cirulli, Cooperativa bagnini: «Segnalare ogni sospetto»

Furti a raffica negli chalet di Palombina, Whatsapp e spycam anti ladri. Cirulli, Cooperativa bagnini: «Segnalare ogni sospetto»
ANCONA Tenere gli occhi bene aperti dandosi una mano gli uni con gli altri. È questo, secondo i gestori degli stabilimenti balneari di Palombina, l’antidoto ai raid...

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ANCONA Tenere gli occhi bene aperti dandosi una mano gli uni con gli altri. È questo, secondo i gestori degli stabilimenti balneari di Palombina, l’antidoto ai raid che hanno ripetutamente colpito le attività negli ultimi mesi. L’ultimo tre giorni fa, quando Gianfranco Cirulli, titolare dello chalet Playa Solero, si è ritrovato con una cabina a soqquadro e 500 euro di fondo cassa scomparsi. 


Colpa, forse, di due minorenni, che aveva poco prima visto aggirarsi con fare sospetto intorno allo stabilimento. Anche se, bloccati dai carabinieri di Collemarino dopo una breve fuga, i due non sono stati trovati in possesso della refurtiva, della quale, hanno ipotizzato gli agenti, si sarebbero sbarazzati durante la corsa. Per Cirulli, che è anche presidente della Cooperativa bagnini di Palombina, si tratta di tutt’altra faccenda rispetto alla raffica di furti messi a segno tra maggio e giugno. «Le modalità di azione sono differenti. Quelli precedenti sono stati tutti furti con scasso». L’utilizzo del piede di porco, la disattivazione delle telecamere e i colpi in serie fanno propendere per una banda organizzata. I controlli ci sono. «Durante la stagione estiva i balneari lavorano fino a tardi e la spiaggia è presidiata quasi 24 ore su 24». Ma vietato abbassare la guardia. «Ho esortato tutti i colleghi a segnalare ogni movimento sospetto sul gruppo Whatsapp che abbiamo appositamente costituito e di cui fa parte anche il comandante dei carabinieri di Collemarino». E poi il deterrente delle telecamere, di cui è dotato quasi ogni balneare. «Non è detto che tutti sappiano disattivarle. E se i ladri non vengono ripresi da quelle dello chalet che stanno derubando, possono esserlo da quelle dello stabilimento vicino». Più complicata la vigilanza privata, la legge ha stabilito che debba essere armata. «Prima avevamo un guardiano notturno, ma con la nuova legge è molto complicato trovare una società che faccia questo servizio».
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Corriere Adriatico