A Senigallia il funerale di Francesco, fiori e palloncini bianchi: «Quanto ci mancherà la tua gioia di vivere». La commozione di parroco e papà

Bimbo morto in bici, presenti i compagni di classe

A Senigallia il funerale di Francesco, fiori e palloncini bianchi: «Quanto ci mancherà la tua gioia di vivere». La commozione di parroco e papà
SENIGALLIA La comunità di Marzocca si è fermata ieri pomeriggio per l’ultimo saluto a Francesco Lignola, il bimbo di 10 anni vittima di un incidente stradale....

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

SENIGALLIA La comunità di Marzocca si è fermata ieri pomeriggio per l’ultimo saluto a Francesco Lignola, il bimbo di 10 anni vittima di un incidente stradale. Non è bastata l’ampia chiesa parrocchiale per accogliere tutti. Molti hanno dovuto seguire la funzione dal sagrato. Tra i presenti anche il sindaco Olivetti, il vicesindaco Pizzi, gli amici del nuoto di Chiaravalle, con cui Francesco aveva iniziato ad allenarsi.

 
C’erano i suoi compagni di classe della 1B e di altre della scuola Belardi. Commosso don Andrea, parroco di Marzocca, si è dovuto fermare più volte per trattenere le lacrime. Ha citato inoltre una frase di Papa Francesco e poi aggiunto: «Di queste lacrime e di tutta la dolcezza nel ricordare Francesco non dovrà essere sprecata nemmeno una goccia. Sarà il suo ricordo a guidarci, indicandoci la strada». I compagni di scuola hanno condiviso teneri ricordi mentre il padre Filippo Lignola ha letto una lettera scritta dal nonno paterno, commentandola a tratti. «Era un furetto. Amava correre, arrampicarsi, scivolare, nuotare. Le regole non gli erano congeniali ma lui era un ragazzo buono, espansivo, educato, anche se mai inquadrato perché Francesco non era inquadrato. Manifestava senza timore i suoi sentimenti e in particolare l’affetto per tutti quelli che gli erano vicini, faceva sorridere tutti, me ne sono accorto anche adesso, con la sua gioia di vivere. Amava sempre scherzare. Tutti gli volevano bene e per questo saremmo in molti a piangerlo».

L'applauso

La piccola bara bianca, ricoperta di candidi fiori, è stata accolta all’uscita da un lungo applauso e, prima di lasciare il sagrato per raggiungere il cimitero, tanti palloncini bianchi hanno raggiunto in cielo un nuovo angelo di nome Francesco. Martedì pomeriggio il consiglio comunale si è aperto con un minuto di silenzio in sua memoria, proposto dal presidente Bello nella prima seduta dopo il drammatico incidente del 20 settembre. Francesco era in sella alla sua bicicletta quando si è scontrato con un’auto in viale della Resistenza. E’ morto poco dopo nell’ospedale di Torrette per i gravi traumi riportati.

 

Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico