Bagnanti nella spiaggia vietata Camminavano sul costone crollato

Una delle frane di queste settimane al Trave
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ANCONA - Ancora una frana al Trave. E altra evacuazione. Nonostante i divieti e l'allarme costante dai primi giorni di agosto, la Capitaneria di porto e la Protezione civile di Numana sono dovute intervenire ieri per soccorrere venti bagnanti che transitavano nella zona vietata. L'ennesimo cedimento si è verificato alle 11.30 di ieri mattina. Il gruppo di giovani si era appena spostato da Mezzavalle. Visto il cedimento del costone, hanno provato a tornare indietro camminando sui detriti. A quel punto sono stati prelevati dall'imbarcazione della Protezione civile e riportati a Mezzavalle.




Intanto il comitato Mezzavalle Libera ha diffuso una lettera aperta per «promuovere il rispetto delle regole, per una fruizione libera e sostenibile della spiaggia di Mezzavalle». La richiesta del comitato si muove d'accordo con la polizia municipale e la Capitaneria di porto sulla necessità di intervenire sulla spiaggia più amata della baia di Portonovo con «un approccio preventivo per informare sul rischio frane e più in generale, per contrastare la diffusa mancanza di rispetto delle regole».



«In troppi sembrano intendere Mezzavalle come una spiaggia libera...per fare quello che si vuole», ignorando i pericoli tra cui il rischio frane) e i relativi divieti, osserva il Comitato Mezzavalle Libera, da sempre impegnato per la difesa ambientale con diverse iniziative e la distribuzione di 'Condotta Coscientè, una serie di indicazioni in italiano e in inglese pr un uso sostenibile della spiaggia. Per il Comitato bisogna «migliorare/incrementare la cartellonistica dei divieti, le indicazioni e le azioni di sensibilizzazione su come comportarsi per preservare l'ambiente naturale e per poterne usufruire in sicurezza; garantire la presenza a scopo informativo, dissuasivo e, se necessario, sanzionatorio, dei Vigili urbani a monte degli stradelli. Non servono invece »'retatè effettuate sporadicamente come in passato«. Il Comitato infine suggerisce »un incontro pubblico« sulla spiaggia con tutte le associazioni. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico