Firmata la convenzione per l’uscita a Ovest

Firmata la convenzione per l’uscita a Ovest
ANCONA - E’ stata firmata poco fa la convenzione per l’uscita a Ovest, il collegamento diretto tra il porto di Ancona e l’A14. Ne dà notizia Giacomo Bugaro,...

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ANCONA - E’ stata firmata poco fa la convenzione per l’uscita a Ovest, il collegamento diretto tra il porto di Ancona e l’A14. Ne dà notizia Giacomo Bugaro, vice presidente dell’Assemblea legislativa regionale. La firma è avvenuta a Roma, dal ministro Maurizio Lupi, tra il dicastero delle Infrastrutture e dei Trasporti e la corda di imprese che si è aggiudicata il project financing che ha per capofila Impregilo.




Dunque, finalmente la storica firma. Questo durante l'incontro tra i rappresentanti del Ministero con l'Impregilo, capofila della cordata di imprese che hanno vinto la gara per la realizzazione del collegamento tra porto e A14 con la proposta del project financing a costo zero per lo Stato.



Si è chiuso oggi quindi il tira e molla che ha fatto discutere la città negli ultimi tre mesi. La firma necessaria per appaltare i lavori da 480 milioni era attesa da due anni e già a fine agosto veniva data per certa ma l'atto formale finora era stato rinviato di mese in mese. Un rallentamento che ha tenuto in ansia Comune e Regione, alimentando i dubbi sull'opera e aumentando la tensione fino a spingere la giunta Mancinelli a minacciare azioni di protesta nel caso non si fosse sbloccata la situazione di stallo. Anche il Ministero è arrivato nelle scorse settimane a lanciare un aut aut all'Impregilo, premendo sull'impresa perché accettasse la convenzione per la concessione dell'opera o lasciasse strada agli altri gruppi di costruttori in gara.



Quindi con l'intesa di oggi 'Uscita Ovest compie un passo avanti decisivo nel suo iter dopo anni di attesa e rinvii. Ora si passerà all'approvazione del progetto esecutivo per la bretella di collegamento tra porto e A14. Un passaggio che può chiedere fino ad un anno e mezzo di tempo. Il cantiere vero e proprio perciò dovrebbe essere aperto solo nel 2015, poi servono almeno 4 anni di lavori. L'obiettivo del taglio del nastro è il 2020 per realizzare quel collegamento tra lo scalo dorico e la grande viabilità che la città insegue dagli anni '70. L'opera dovrebbe decongestionare il traffico di Torrette, Archi e Palombella e dare un impulso alla movimentazione merci del porto, in particolare dei container.



Si potrà finalmente chiarire in modo ufficiale anche l'interrogativo del pedaggio: quale tariffa sarà fatta pagare a trasportatori e automobilisti per coprire il costo di 480 milioni dell'opera, nei 36 anni di concessione ai privati. L'Uscita ovest est sarà formata da due carreggiate per quattro corsie che corrono lungo un percorso di 6,4 chilometri, collegando via Mattei all'A14, al nuovo casello di Casine di Paterno. La bretella dalla Zipa con un viadotto di 825 metri da via Mattei. Il viadotto scavalca i binari ferroviari ad un'altezza di 21 metri, con un primo svincolo che lo collega al by pass della Palombella, quindi la strada entra in galleria per un chilometro attraversando la rupe della Palombella all'ex Benincasa. La strada riaffiora tra Posatora e Pinocchio con un secondo viadotto di 250 metri, prima di tuffarsi in un tunnel da 3 chilometri, al di fuori della zona in frana.



All'altezza di Madonna del Carmine è previsto il

“fiocco” con la bretella di aggancio alla variante alla


Statale 16. Proseguendo invece in direzione ovest, a 400 metri, il casello Ancona Porto e il raccordo con l'A14 con un altro cavalcavia. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico