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FILOTTRANO - Una lunga lettera, con parole pesanti come un testamento morale, in cui dire addio alla sua giovane vita, un’esistenza in cui non si ritrovava più. Due fogli accuratamente dattiloscritti appoggiati su un mobile, in sala. E vicino, accasciato sul divano come addormentato, il corpo ormai esanime di un giovane di appena 28 anni. Ogni tentativo di rianimarlo si è rivelato purtroppo inutile, il suo cuore aveva smesso di battere già da diverse ore.
La tragedia ieri verso le 9,45 in un appartamento a ridosso della zona industriale.
Da un primo sopralluogo, i militari hanno escluso l’ipotesi della morte violenta: l’appartamento era chiuso dall’interno, hanno aperto la porta degli amici che avevano una copia della chiave ed erano preoccupati dallo strano silenzio del 28enne. Il giovane infatti non rispondeva al telefono e agli sms dalla sera precedente. Anche i sanitari del 118 non sembra abbiano riscontrato segni esterni di violenza sul corpo del giovane, deceduto presumibilmente diverse ore prima del ritrovamento.
Accanto al cadavere, sono state rinvenute delle boccette di un farmaco, vuote. Sono state sequestrate per gli accertamenti del caso. Il ragazzo potrebbe averne ingerita una quantità eccessiva tale da intossicarlo e condurlo alla morte. Sarà l’autopsia, disposta dal magistrato, a far luce sui contorni della tragedia che lascia sotto choc Filottrano. Da un primo riscontro investigativo, vi sarebbero pochi dubbi sulle circostanze del decesso, riconducibile a un gesto volontario. Anche la lunga lettera è stata sequestrata. I motivi della drammatica decisione potrebbero essere celati proprio tra quelle righe, dove sembra che il giovane abbia descritto il suo malessere e i suoi sentimenti.
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Corriere Adriatico