Filottrano, «Sei un angelo in più in Paradiso». L'ultimo saluto a Leo Moretti della famiglia Lardini

Filottrano, «Sei un angelo in più in Paradiso». L'ultimo saluto a Leo Moretti della famiglia Lardini
FILOTTRANO- «Leo, sei un angelo in più in Paradiso». Nel devastante dolore dello strappo terreno che divide una famiglia e costringe tre figli a guardare al...

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FILOTTRANO- «Leo, sei un angelo in più in Paradiso». Nel devastante dolore dello strappo terreno che divide una famiglia e costringe tre figli a guardare al loro fianco senza trovare più, all’improvviso, il loro padre, trovano spazio solo parole d’amore. Perché Leo Moretti - stroncato domenica mattina da un malore, a soli 43 anni - ha vissuto una vita, seppur troppo breve, segnata profondamente dall’amore. In ogni gesto, in ogni azione.


 

Amore per la sua Laura, per i loro splendidi figli, per la grande famiglia Lardini con cui stava continuando a crescere anche professionalmente. Amore per gli amici, con cui condivideva sogni, passioni, avventure, fragilità. Amore per il lavoro nel Gruppo di famiglia. Amore per la vita stessa. Di questo binomio inscindibile – amore e amicizia – ha parlato ieri nella sua omelia funebre don Francesco Scalmati, neo parroco della chiesa di San Francesco che, a fatica, ha accolto le migliaia di persone intervenute al funerale di Leo. Una cerimonia toccante, eppure molto composta. Questo giovane imprenditore così dolce, umile e solare era «l’amore di tutti», come lo ricordano in famiglia. E tutti, ieri, hanno voluto restituirgli quel sentimento forte con abbracci, sorrisi, mani tese e gioia di condividere, che ha caratterizzato il suo modo di essere, con la famiglia, gli amici, i dipendenti e collaboratori. L’esempio migliore per i suoi ragazzi, confortati dall’abbraccio dei compagni di scuola e degli amichetti. «Un’omelia fortemente pensata e difficilissima per me, di fronte a tanto dolore di tutti quei giovani e di fronte alla perdita di un padre», dice il parroco che ha fatto ricorso alla resurrezione di Lazzaro per confortare i presenti attraverso la fede, sussurrando loro come Cristo abbia abbattuto il muro della morte, poiché la resurrezione di Lazzaro è segno del suo pieno dominio sulla morte fisica che, davanti a Dio, è come un sonno. Leo si è addormentato nell’amore, un angelo in Paradiso. Toccante il saluto della sorella Clio, la cui voce sommessa tra le lacrime ha risuonato nella chiesa facendo vibrare parole d’amore, di un profondissimo legame che continuerà a tenerla unita in ogni pensiero, al fratello.

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Corriere Adriatico