ANCONA - L’autovelox dei record, capace di sfornare 18.300 multe in tre mesi dell’estate scorsa, probabilmente era piazzato nel posto sbagliato, senza la distanza...
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Sono circa mille, secondo una stima approssimativa, le multe che ora ballano tra la conferma e l’annullamento, dopo che una piccola percentuale di automobilisti e camionisti sanzionati (più o meno duecento in tutto) hanno deciso di non pagare facendo opposizione davanti al giudice di pace. Le cause, divise fra i ruoli di tre magistrati onorari in servizio ad Ancona, erano ferme in attesa della consulenza tecnica che il giudice di pace Lorenza Volpone aveva affidato a un perito, oltre a un sopralluogo della Polizia stradale, nel primo ricorso arrivato in udienza, quello del multato Nicola Picchio.
Ebbene la consulenza tecnica d’ufficio firmata dall’ingegner Michele Agostinacchio è stata depositata il 10 giugno scorso e sarà acquisita agli atti di tutti i procedimenti che riguardano il contestatissimo autovelox di Filottrano, a partire dal 23 giugno prossimo, quando saranno trattati circa 60 ricorsi. E dalle prime indiscrezioni che trapelano sembra che ci siano buone chance per i ricorrenti, anche se poi l’ultima parola spetta sempre al giudice. In caso di annullamento, il Comune di Filottrano dovrebbe rinunciare a entrate per oltre 50 mila euro, ma il calcolo è forse per difetto, e la giunta Giulioni si troverebbe a fronteggiare il malcontento della stragrande maggioranza dei multati che hanno deciso di rassegnarsi, preferendo le riduzioni previste per i pagamenti rapidi ai tempi lunghi di una causa dall’esito incerto. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico