L’autovelox dei record non era al posto giusto: 1000 multe a rischio

L’autovelox dei record non era al posto giusto: 1000 multe a rischio
ANCONA - L’autovelox dei record, capace di sfornare 18.300 multe in tre mesi dell’estate scorsa, probabilmente era piazzato nel posto sbagliato, senza la distanza...

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ANCONA - L’autovelox dei record, capace di sfornare 18.300 multe in tre mesi dell’estate scorsa, probabilmente era piazzato nel posto sbagliato, senza la distanza minima richiesta dal segnale che annuncia il limite di velocità (60 orari), privo di illuminazione notturna e in un rettilineo dove c’è la striscia tratteggiata che permette il sorpasso e dunque invoglia ad accelerare. E se il sindaco di Filottrano, avvocato Lauretta Giulioni, aveva difeso tenacemente il “velocar” di via dell’Industria in nome della sicurezza stradale, le statistiche ufficiali valgono più di ogni discorso, evidenziando che in 28 anni, tra il 1989 al 2017, in quello stradone ci sono stati 21 incidenti con feriti e i morti sono stati due.


Sono circa mille, secondo una stima approssimativa, le multe che ora ballano tra la conferma e l’annullamento, dopo che una piccola percentuale di automobilisti e camionisti sanzionati (più o meno duecento in tutto) hanno deciso di non pagare facendo opposizione davanti al giudice di pace. Le cause, divise fra i ruoli di tre magistrati onorari in servizio ad Ancona, erano ferme in attesa della consulenza tecnica che il giudice di pace Lorenza Volpone aveva affidato a un perito, oltre a un sopralluogo della Polizia stradale, nel primo ricorso arrivato in udienza, quello del multato Nicola Picchio.


Ebbene la consulenza tecnica d’ufficio firmata dall’ingegner Michele Agostinacchio è stata depositata il 10 giugno scorso e sarà acquisita agli atti di tutti i procedimenti che riguardano il contestatissimo autovelox di Filottrano, a partire dal 23 giugno prossimo, quando saranno trattati circa 60 ricorsi. E dalle prime indiscrezioni che trapelano sembra che ci siano buone chance per i ricorrenti, anche se poi l’ultima parola spetta sempre al giudice. In caso di annullamento, il Comune di Filottrano dovrebbe rinunciare a entrate per oltre 50 mila euro, ma il calcolo è forse per difetto, e la giunta Giulioni si troverebbe a fronteggiare il malcontento della stragrande maggioranza dei multati che hanno deciso di rassegnarsi, preferendo le riduzioni previste per i pagamenti rapidi ai tempi lunghi di una causa dall’esito incerto. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico