Presidio in piazza contro il coprifuoco: arrivano 40 multe. Ma sono già pronti i ricorsi

Presidio in piazza il primo maggio contro il coprifuoco: arrivano 40 multe. Ma sono già pronti i ricorsi
FILOTTRANO -  Erano una quarantina, tra cittadini, famiglie con bambini e ristoratori. Tutti con mascherina, attenzione ai distanziamenti, ma consapevoli che scendere in...

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FILOTTRANO -  Erano una quarantina, tra cittadini, famiglie con bambini e ristoratori. Tutti con mascherina, attenzione ai distanziamenti, ma consapevoli che scendere in piazza e trattenersi dopo le 22 fosse un diritto e non un reato. Quaranta cittadini di Filottrano hanno aderito alla protesta pacifica indetta a livello nazionale il 1 maggio contro il coprifuoco e si sono ritrovati in piazza Mazzini: ma sono scattate le multe di 400 euro ciascuno.

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«Il coprifuoco è incostituzionale – dicono alcuni dissidenti – va a incidere sulla nostra libertà personale: perché non può uscire a fare due passi? Imporre orari per restare in casa è un obbligo che solo un giudice può disporre a chi ha commesso un reato, ma in piazza c’erano famiglie e lavoratori, stanchi di regole assurde». I cittadini avevano aderito a un gruppo sui social in cui si invitava a fare rientro a casa quando si voleva e non alle 22: niente proclami, manifesti, striscioni.

«La manifestazione era apolitica e apartitica – insistono i multati – poi che siano arrivati Carabinieri, Digos, Vigili urbani, Protezione civile e l’associazione nazionale Carabinieri come se stessimo facendo guerriglia urbana, è un altro discorso. Abbiamo solo gridato “libertà!”». I multati, con l’aiuto dell’avvocato Francesco Coppari, hanno redatto una memoria difensiva che sostiene come «la norma violata del Dpcm è incostituzionale, disporre un coprifuoco attraverso un decreto del presidente del Consiglio, un atto amministrativo gerarchicamente inferiore alla legge, è illegittimo». L’atto fa riferimento alla libertà inviolabile di ciascuno e a come «l’intera legislazione emergenziale risulti anche sul piano formale illecita e debba considerarsi usurpazione del potere politico da parte del Governo…». Ieri le memorie sono state inviate alla Prefettura che deciderà se accoglierle e annullare le multe o emettere un decreto di ingiunzione di pagamento, verso il quale è possibile ricorrere al Giudice di pace. 

 

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Corriere Adriatico