Ferramenta saccheggiata, arrestati due rumeni. Caccia al terzo uomo

Ferramenta saccheggiata, arrestati due rumeni. Caccia al terzo uomo
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CASTELPLANIO - La scorsa notte, personale della Squadra Mobile di Ancona, Sezione Reati contro il Patrimonio, coadiuvati dal personale del Commissariato di Jesi, hanno proceduto a Castelpiano  all’arresto di due rumeni colti in flagranza di furto aggravato consumato, commesso in concorso con un terzo individuo, identificato, ma di cui sono ancora in corso le ricerche.


Il furto è stato consumato ai danni di una nota ferramenta ed ha riguardato numerosi utensili professionali come trapani, levigatrici, livelle elettroniche a infrarossi, cassette di utensili ecc. per un valore complessivo di circa 15.000 euro.

L’attività investigativa ha avuto inizio a metà giugno quando i poliziotti della Squadra Mobile della Questura di Ancona avevano attenzionato una comunità di rumeni che vivevano ad Ancona, in zona Piano che erano soliti intraprendere spostamenti notturni in località Jesi e dintorni.L’attività investigativa aveva permesso di individuare una base logistica collocata presso un casolare collocato aperta campagna.

Nella notte tra mercoledì e giovedì, gli agenti in borghese a bordo di auto e moto civette nonché appiedati nei campi della Vallesina, vedevano che due cittadini rumeni dopo aver lasciato il loro domicilio di Ancona si incontravano con un terzo complice nel casolare di Jesi (verso le 2.00 di notte di giovedì). L’operazione proseguiva con pedinamenti a distanza del gruppo criminale che, a bordo di due Audi, di cui una con targhe rubate, si avviavano verso la ferramenta.

Una volta giunti presso il negozio, scardinavano un ingresso secondario utilizzando piedi di porco e altri attrezzi atti allo scasso (tutti recuperati e sequestrati) e facevano accesso nel negozio dove venivano asportati numerosissimi utensili con l’intento di trasportarli presso il casolare mediante due viaggi, visto l’elevato numero dei colli. L’altra Audi, invece, fungeva da staffetta per bonificare il percorso che avrebbe dovuto fare l’auto colma di refurtiva.
Grazie all’intervento tempestivo dei poliziotti, le due autovetture, a distanza di un chilometro l’una dall’altra, venivano bloccate, così come il conducente dell’auto staffetta ed uno degli occupanti dell’altra Audi (con le targhe rubate) carica di parte della refurtiva. La rimanente refurtiva, veniva collocata nei pressi del negozio, in attesa di essere trasportata con un secondo viaggio.


Uno dei due occupanti dell’audi con la refurtiva a bordo, riusciva a far perdere le tracce di se scappando per i campi. Gli altri due invece venivano bloccati e tratti in arresto. Si tratta di A.I.C. (’87) e T.C. (’87), quest’ultimo con precedenti penali specifici per furto.

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Corriere Adriatico