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ANCONA - Sarà un Ferragosto ad ostacoli per i bagnanti delle spiagge anconetane. Tra divieti di balneazione temporanea, a causa delle piogge della mattinata di ieri che hanno fatto aprire gli scolmatori, ed i problemi legati alla erosione dei litorali, sarà sempre più difficile andare al mare o fare un bagno.
Una criticità che certamente non ci voleva per bagnanti ed operatori costretti a queste limitazioni proprio nel cuore dell’estate, con il concreto rischio di vedersi guastare questi giorni di festa e di vacanza.
Lo stop
Nel dettaglio, in seguito alla comunicazione di Viva Servizi di sversamenti a mare di acque reflue, il Comune di Ancona e quello di Falconara hanno disposto il divieto di balneazione nelle spiagge di Palombina, Torrette, sotto il monte Cardeto e sotto la piscina comunale del Passetto, fino a nuova comunicazione di conformità dei parametri favorevoli da parte dell’Arpam.
Gli operatori
Un problema antico e non di facile risoluzione che incide sull’attività degli operatori disseminati in questo tratto di mare e di chi le frequenta. «E’ la solita storia – commenta amaramente Gianfranco Cirulli, titolare del Playa Solero e presidente della Cooperativa bagnini di Palombina-Falconara - Ogni volta siamo costretti a subire questa limitazione che rappresenta un grosso danno economico a noi operatori. Speriamo solo che da domani mattina i parametri siano rientrati nella norma in modo da salvare la giornata di Ferragosto. Non possiamo fare altro che attenerci alle regole sperando che Comune, Regione e Viva Servizi si decidano a prendere provvedimenti in grado di risolvere una volta per tutte il problema».
Tuffi consentiti ma limitazione degli spazi nelle spiagge di Portonovo e della Riviera del Conero, invece, dove si deve convivere con il problema dell’erosione che, soprattutto nel corso di questa settimana, si è mangiata una bella fetta di arenile. Con danni economici importanti per gli stabilimenti, soprattutto da SpiaggiaBonetti, ma anche nelle spiagge libere dove lo spazio a disposizione dei bagnanti è sempre più esiguo. In primis nel tratto Torre-Clandestino, ma anche da Ramona, dove è scomparso almeno metà arenile. Il maltempo ha accentuato il problema, visto che il mare è diventato più mosso dei giorni precedenti, ma la pioggia caduta ha causato delle larghe pozze d’acqua stagnante specialmente nelle zone di sosta riservate ai disabili.
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Corriere Adriatico