Esumazioni delle salme nel mirino, consigliere all’attacco: «Cittadini tenuti all’oscuro delle spese, è grave»

Al cimitero di Falconara sono iniziate le esumazioni
FALCONARA - «Questa giunta ha paura anche dei defunti?». Marco Baldassini critica l’amministrazione comunale responsabile, secondo il consigliere del gruppo...

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FALCONARA - «Questa giunta ha paura anche dei defunti?». Marco Baldassini critica l’amministrazione comunale responsabile, secondo il consigliere del gruppo Misto, di non convocare una commissione consiliare sui servizi cimiteriali. 

 
Le spese
«Sono iniziate le operazioni di esumazione nel cimitero di Castelferretti e da pochi giorni anche in quello di Falconara e mi sembra grave - è la voce di Baldassini - che i familiari dei defunti non conoscano l’entità della spesa che devono sostenere. Le esumazioni sono iniziate senza che sia pronto l’ossario e il cinerario che dovevano essere costruiti da Marche Mulservizi».

Il consigliere va nei dettagli: «Sono già state esumate una ventina di salme ed è stata cancellata dalla giunta la gratuità delle cremazioni prevista fino a dicembre 2019. Nel 2020 la giunta aveva stabilito la compartecipazione sino ad arrivare a gennaio 2021 quando ha deciso, in autonomia, di rigirare la totalità delle spese ai familiari nonostante la pandemia e la crisi economica. È incomprensibile il fatto che la giunta non convochi la commissione consiliare per discutere questo tema». 


Baldassini è pronto ad azioni dimostrative e sta pensando a un sit-in di protesta se la commissione non verrà convocata in tempo utile per rivedere le tariffe e per conoscere dove verranno accolti i resti delle salme. «Dopo quella dei familiari di Luigi Borsini, è recente la richiesta dei familiari di Franco Galeazzi di poter procedere alla dispersione delle ceneri in mare, come da volontà del defunto, ma nonostante una lettera che i parenti hanno fatto pervenire al sindaco, si sono dovuti affidare all’impresa funebre per formalizzare tutto l’iter necessario e andare nelle acque del mare di Ancona per disperdere le ceneri di Galeazzi, un uomo che amava il mare e che aveva la sua barca a Villanova».

Baldassini si affida alla logica dei numeri: «L’esumazione con cremazione e successivo deposito dell’urna o della cassetta all’interno di un altro loculo dovrebbe costare circa 1.000 euro. L’unica soluzione “indolore” economicamente per i familiari è deporre i resti delle salme nell’ossario comune». A Baldassini replica l’assessore Valentina Barchiesi che sottolinea che le esumazioni, dopo il decennio di sepoltura, vengono eseguite dal gestore senza alcun onere a carico dei familiari.

«Se il feretro è ridotto, al familiare vengono consegnati i resti e può decidere tra alcune possibilità con spese a suo carico: cremazione; tumulazione nella cassettina a un costo di 130 euro per ogni operazione di tumulazione; sepoltura in un piccolo loculo per anni 40, a un costo di concessione di 401 euro; trasferimento in un altro cimitero o nell’ossario comune, previa custodia dei resti al gestore per almeno 12 mesi, senza alcun onere a carico del familiare».


Le ipotesi 


Barchiesi affronta anche l’eventualità della salma indecomposta, il 65% dei casi. «C’è la possibilità di nuova inumazione nel terreno per 5 anni, a un costo di 316 euro, o la cremazione, con iter burocratico e spese sostenute inizialmente dal gestore. Le ceneri della cremazione vengono consegnate, in un’urna cineraria, al familiare a un costo complessivo di 662 euro». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico