FALCONARA Di giorno, seguiva le lezioni seduto sul banco di scuola. Di pomeriggio, una volta lasciati compagni e aula, avrebbe maneggiato la droga per piazzarla sul mercato...
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Prima che la droga potesse essere commercializzata è intervenuta la polizia, facendo scattare l’arresto per detenzione ai fini di spaccio nei confronti del 19enne. Il giovane, dopo una notte passata ai domiciliari, ieri è già tornato libero. Davanti al giudice Carlo Masini, infatti, ha patteggiato due anni di reclusione, pena sospesa. In udienza, difeso dall’avvocato Alessandro Sorana, si è assunto la paternità dell’hashish finito sotto sequestro.
La cattura dello studente è avvenuta dopo una serie di appostamenti e pedinamenti operati dagli agenti della Narcotici, sospettosi che nella zona di Falconara fosse stato messo in piedi un giro di spaccio di hashish, destinato soprattutto a giovani e giovanissimi.
Giorno dopo giorno, i poliziotti sono stati alle calcagna del 19enne. Sospettavano che l’appartamento dove vive non potesse essere il nascondiglio della droga. E allora, nel primo pomeriggio di lunedì, lo hanno seguito una volta tornato da scuola. Il giovane si è diretto verso la Clementina, una strada che costeggia la zona industriale di Falconara, lontana dal centro cittadino e, per alcuni tratti, immersa nell’aperta campagna. Gli agenti hanno pizzicato il giovane nei pressi di una siepe ai margini della carreggiata.
Stava tirando fuori una busta quando si è trovato addosso i poliziotti in borghese della Narcotici. È scattata subito la perquisizione. Nel sacco sono stati trovati dodici panetti di hashish, confezionati alla perfezione con il cellophane e contenti ognuno un etto di droga. Solo un panetto era già stato aperto. E per questo, ipotizza la procura, il quantitativo al suo interno era pronto per essere diviso in dosi e venduto sul mercato. Non a caso, nelle vicinanze del sacchetto è stato anche trovato un bilancino di precisione, finito anche questo sotto sequestro.
La perquisizione si è estesa anche a casa del 19enne. Ha dato però esito negativo. In totale, l’operazione condotta dalla Mobile ha sottratto alla piazza dello spaccio un chilo e due etti di hashish. Ieri mattina, lo studente è stato portato in tribunale per la direttissima. In un primo momento, il giudice Masini ha convalidato l’arresto, poi c’è stato il patteggiamento a due anni di reclusione. La sospensione condizionale della pena ha fatto cadere la possibilità di applicare una misura cautelare. Il giovane, dunque, è stato subito rimesso in libertà. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico