Dal sindaco di Falconara Signorini un altro “no” ai migranti: «Non voglio il centro per i rimpatri»

Dal sindaco Signorini, un altro “no” ai migranti: «Non voglio il centro per i rimpatri»
FALCONARA «Sono contraria alla realizzazione di un centro di permanenza per i rimpatri a Falconara». Il sindaco Stefania Signorini replica così alle ipotesi...

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FALCONARA «Sono contraria alla realizzazione di un centro di permanenza per i rimpatri a Falconara». Il sindaco Stefania Signorini replica così alle ipotesi ventilate da più parti in merito alla localizzazione di strutture per migranti nel territorio falconarese. «Non sono arrivate indicazioni dal Governo, né dalla Prefettura – dice il sindaco – ma se arrivassero evidenzierei che un centro di permanenza per migranti rappresenterebbe un’ulteriore fonte di criticità in un territorio che paga già un prezzo molto alto per il suo ruolo di servizio a livello provinciale e regionale. Sono infatti evidenti tutte le difficoltà legate alla gestione di strutture come i Cpr, in primis di ordine pubblico e di sicurezza».

 
Il sindaco evidenzia che con lo stesso principio, nel settembre 2010, il consiglio comunale di Falconara aveva approvato un ordine del giorno che impegnava l’amministrazione comunale a sottolineare l’inopportunità di realizzare un centro per i migranti. «Questo perché Falconara è caratterizzata da un’alta densità abitativa, dalla presenza di infrastrutture molto impattanti e da un elevato livello di pericolosità ambientale. Oggi le mie preoccupazioni sono condivise anche dalle autorità aeroportuali – continua la Signorini - dato che le strutture smilitarizzate appartenenti al demanio, principali candidate a ospitare un Cpr, si trovano nelle immediate vicinanze dell’aeroporto, se non addirittura all’interno del suo perimetro. Localizzare un centro per migranti a ridosso dello scalo sarebbe una potenziale fonte di rischio».


L’ipotesi da scartare


Il sindaco sgombra anche il campo dall’ipotesi, ventilata da parte dell’opposizione, che la struttura possa nascere nell’ex caserma dell’aeronautica: tale ipotesi era stata già scartata anni fa, proprio perché l’immobile è inserito nell’area aeroportuale, separato dalla pista di atterraggio da una semplice recinzione. «Quanto alla Caserma Saracini è stato sottoscritto un protocollo d’intesa con il Governo e con l’Agenzia del Demanio per ricavarne un archivio giudiziario di livello regionale. Senza contare che il sito è già stato in parte demolito per lasciare spazio al nuovo tracciato ferroviario del bypass». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico