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FALCONARA - Tanto alcol. E poi le botte da orbi. Scintille scatenate da motivi banali, amplificati dall’effetto dei drink a ripetizione. Così, ben presto la situazione è degenerata e la casa si è trasformata in un ring. Calci e pugni, prima nell’abitazione, poi lungo le scale condominiali, quindi in strada. Il party tra quattro amici si è concluso con l’arrivo dei carabinieri e del 118. Quello che le ha date di più, ma si è anche fatto più male finendo contro una vetrata, è scappato.
I militari sanno di chi si tratta e infatti l’hanno già denunciato: è un trentenne tunisino, connazionale del ragazzo che ha preso a cazzotti e che si trova all’ospedale con il volto tumefatto e una costola incrinata.
Sul posto sono intervenuti i militari della Tenenza di Falconara insieme a un’ambulanza che ha trasportato l’unico ferito presente, un trentenne tunisino, all’ospedale di Torrette. Era visibilmente brillo, come confermato dalle analisi del sangue: aveva un tasso alcolemico superiore a 2 g/l. Erano scossi ma solo lievemente feriti i due amici falconaresi che erano in sua compagnia e che hanno rifiutato di essere accompagnati all’ospedale.
Entrati nel palazzo, i carabinieri si sono trovati di fronte a uno scenario macabro. C’erano tracce di sangue ovunque, perso dal tunisino che si è dato alla fuga dopo la violenta lite. Nello scontro fisico con il connazionale, alimentato dall’alcol, è finito contro una vetrata, mandandola in frantumi. I carabinieri sono riusciti comunque a identificarlo, anche se non è stato ancora rintracciato: hanno denunciato lui e l’altro tunisino per le reciproche lesioni. Anche la casa, oltre ai tre ragazzi, è stata perquisita ma non è stato trovato nulla di compromettente.
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Corriere Adriatico