Falconara, sei anfore antiche sparite durante il restauro: giallo al cinema ex Enal

Falconara, sei anfore antiche sparite durante il restauro: giallo al cinema ex Enal
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FALCONARA - Anche il “The Journal of cultural heritage crime”, il giornale online di informazione per la tutela del patrimonio culturale italiano ha acceso i riflettori sulla situazione dell’ex cinema Adriatico Enal, ora Auditorium Oriana Fallaci di Castelferretti, da 16 anni depredato di sei antiche anfore che decoravano la facciata principale.

 

La segnalazione della sparizione dei sei vasi ornamentali, beni che andavano preservati e protetti, è arrivata alla rivista da tre cittadini falconaresi: Tiziano Romagnoli, Barbara Chitarroni e Siliana Cori. Sono stati proprio loro, nel 2022, quando sono iniziati i lavori di restauro dell’edificio, a notare che qualcosa non andava. 

La vicenda

Un passo indietro. Lo storico edificio, ex cinema chiuso all’inizio degli anni ‘80, che sorge al centro della frazione Castelferretti, per oltre un secolo ha ospitato sulla facciata principale sei anfore ornamentali ottocentesche: enormi vasi di terracotta decorati con quattro facce ai lati sullo stile delle maschere, che erano ancorati a dei pilastri e che sono rimasti sulla facciata fino al 2006. Poi sono iniziati i lavori – appaltati da Erap – che prevedevano il restauro e recupero dell’immobile, peraltro tutelato dai vincoli della Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio delle Marche (Sabap). Allestito il cantiere, le anfore sono state smontate e riposte in uno dei magazzini comunali per essere successivamente riposizionate al loro posto una volta ultimati i lavori. Lavori che si sono conclusi nel 2022. L’8 dicembre, al taglio del nastro, la facciata completamente rinnovata e restaurata su via XIV Luglio era priva dei vasi storici. 

La segnalazione

E sono stati quei tre solerti cittadini ad accorgersene e segnalarlo alla Soprintendenza. Solo dopo la loro segnalazione, l’Amministrazione comunale fece denuncia di smarrimento presso la locale Tenenza dei Carabinieri di Falconara. E ad oggi, di quei sei splendidi vasi si è persa traccia. Spuntano invece due canali di gronda, ai lati della facciata, che originariamente non c’erano e che non sarebbero presenti nel progetto autorizzato dalla Soprintendenza. I residenti di Castelferretti che hanno a cuore l’edificio, un tempo palazzo sociale della società di mutuo soccorso, hanno fatto notare alla Soprintendenza anche la sparizione di una scritta rinvenuta durante i lavori: «il dopolavoro è un’opera di pace che persegue una sublime missione di fratellanza di amore e di civiltà». Scritta dal notevole valore storico che è sparita. 

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Corriere Adriatico