Falconara, operaio ucciso dal getto di vapore: tre condanne e tre assoluzioni

Falconara, operaio ucciso dal getto di vapore: tre condanne e tre assoluzioni
FALCONARA - Tre condanne e tre assoluzioni. È finito così il processo nato dalla morte di Francesco Fiore, operaio pugliese deceduto il 18 giugno 2013, a 54 anni,...

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FALCONARA - Tre condanne e tre assoluzioni. È finito così il processo nato dalla morte di Francesco Fiore, operaio pugliese deceduto il 18 giugno 2013, a 54 anni, dopo essere stato investito da un getto di vapore sprigionato da alcune valvole della raffineria Api di Falconara. La parola fine al procedimento portato avanti dal pm Irene Bilotta è stata pronunciata ieri mattina dal giudice Francesca De Palma. 

In sei dovevano rispondere di concorso in omicidio colposo per la morte dell’operaio, spirato all’ospedale di Cesena dopo venti giorni di agonia e con delle ustioni che gli avevano coperto oltre il 70% del corpo. Due anni di reclusione sono stati inflitti a Giancarlo Cogliati, amministratore delegato della società che gestisce l’impianto falconarese, Pierfilippo Amurri, all’epoca dirigente del settore operazioni e Antonio Palma, legale rappresentante della Ferplast Srl, l’azienda che aveva in carico i lavori ordinati dalla raffineria e per cui lavorava la vittima. Per Amurri pena sospesa, per gli altri due è sospesa la pena detentiva. 
Assolti dall’accusa di omicidio colposo perché il fatto non sussiste Francesco Lion, allora responsabile del settore manutenzione, Michele Del Prete, responsabile del reparto ispezione e Monica Mais, dirigente del settore produzione. Per tutti gli imputati, la procura aveva chiesto una condanna a tre anni di reclusione. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico