Falconara, medicinali contraffatti in vendita libera: blitz della Finanza

I medicinali sequestrati
FALCONARA – Cosmetici ma soprattutto farmaci contraffatti e potenzialmente pericolosi: la Finanza scopre una rivendita a Falconara dove le imitazioni di medicine di noti...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
FALCONARA – Cosmetici ma soprattutto farmaci contraffatti e potenzialmente pericolosi: la Finanza scopre una rivendita a Falconara dove le imitazioni di medicine di noti marchi venivano messe in vendita senza nessuna prescrizione.

A seguito di una specifica attività info-investigativa, le Fiamme Gialle della Tenenza di Falconara Marittima hanno scoperto una rivendita abusiva di farmaci e cosmetici contraffatti. Nel corso dell’operazione, i finanzieri hanno rinvenuto all’interno del locale, esposti per la libera vendita, oltre 500 articoli, tra farmaci e cosmetici contraffatti, tra cui anche alcune specialità cortisoniche di case farmaceutiche italiane, destinati ad essere impiegati per la cura di infezioni o malattie cutanee.
L’esercente, originario del Bangladesh, è stato denunciato a piede libero per i reati di contraffazione e ricettazione, nonché per esercizio abusivo di attività farmaceutica, realizzata attraverso la vendita al pubblico di farmaci, vendibili solo dietro prescrizione medica obbligatoria. I farmaci ed i cosmetici saranno sottoposti al vaglio delle case produttrici, anche per accertarne il contenuto ed il potenziale grado di pericolosità. Alcuni prodotti rappresentano infatti “presidi medico-chirurgici” che, per poter essere immessi in commercio, devono essere muniti di apposita autorizzazione del Ministero della Salute. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico