Doppio arresto in pochi giorni, maxi condanna per un 47enne senza fissa dimora

Doppio arresto in pochi giorni, maxi condanna per un 47enne senza fissa dimora
FALCONARA  - È stato arrestato due volte nel giro di una settimana: la prima per aver aggredito i carabinieri e poi imbrattato con le sue feci la cella della caserma...

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FALCONARA  - È stato arrestato due volte nel giro di una settimana: la prima per aver aggredito i carabinieri e poi imbrattato con le sue feci la cella della caserma della Tenenza di Falconara. La seconda per avere occupato abusivamente un immobile di proprietà dell’Inrca (Villa Montedomini) e rubato l’energia elettrica con la complicità di un conoscente. Il record è costato caro a un 47enne senza fissa dimora e originario di Ancona.


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Ieri, assistito dall’avvocato Marco Subiaco, è stato condannato in abbreviato a una pena complessiva di tre anni e due mesi. Per il primo arresto doveva rispondere dei reati di oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale. Per il secondo, avvenuto la settimana scorsa, di furto aggravato e occupazione abusiva. A un anno di reclusione è stato condannato il 40enne pesarese (difesa Cristina Bolognini) trovato in compagnia del 47enne all’interno di Villa Montedomini. Entrambe le condanne sono state stabilite in abbreviato. Sull’anconetano attualmente pesa la misura cautelare del carcere. Sull’altro il divieto di dimora nella provincia di Ancona.


Il 9 settembre gli episodi che hanno fatto contestare i reati di oltraggio e resistenza al 47enne. Dopo aver dato in escandescenza in un circolo di Castelferretti e aver tentato lo scontro fisico con i carabinieri, l’uomo era stato portato in cella. Qui, in piena notte, aveva imbrattato i muri con le sue feci. Una settimana dopo, era stato fermato a Villa Montedomini, all’interno di un locale al piano terra illuminato dalla luce di una lampadina. Nella stanza attigua, i carabinieri avevano anche rinvenuto un frigorifero e un congelatore in perfetto funzionamento, situazione che aveva reso evidente l’effettiva fruizione a “scrocco” dell’energia elettrica. Così, dopo aver richiesto sul posto anche l’intervento di un tecnico Enel, era stata constatata la rottura di alcuni sigilli posti a chiusura di un contatore elettrico, dichiarato cessato 14 anni fa.  Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico