Falconara, allarme esalazioni: il Comune alza la voce. Signorini: «Sentirò Arpam e Capitaneria»

FALCONARA - «Anche il comune di Falconara intende fare chiarezza sull’origine delle esalazioni che hanno interessato varie zone di Falconara, in diverse fasce orarie,...

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FALCONARA - «Anche il comune di Falconara intende fare chiarezza sull’origine delle esalazioni che hanno interessato varie zone di Falconara, in diverse fasce orarie, tra la mattinata di sabato e la serata di domenica». E’ quanto dichiara il sindaco Stefania Signorini commentando la denuncia che un gruppo di cittadini ha presentato alla tenenza dei carabinieri di Falconara per le esalazioni industriali, chiedendo anche al sindaco, all’amministrazione comunale e alle altre istituzioni sovracomunali di attivarsi sollecitamente affinché cessino le esalazioni. 

Le verifiche

«Al momento – afferma il sindaco Signorini - dall’analisi delle centraline è emerso che nelle due giornate di sabato e domenica scorsi sono stati registrati picchi di acido solfidrico e di anidride solforosa». Il sindaco spiega che nel weekend all’Api è rimasta attraccata una nave per il carico di prodotti petroliferi. «Se verrà accertato che l’attività dell’imbarcazione è da mettere in relazione con le esalazioni – prosegue Stefania Signorini - mi confronterò con Arpam e Capitaneria di porto affinché in futuro vengano adottati tutti gli accorgimenti tecnici per evitare nuovi fenomeni. Anche in occasione di queste esalazioni abbiamo scritto ai carabinieri del Noe, all’Ispra e al Ministero affinché venga fatta urgentemente chiarezza e vengano adottate tutte le misure necessarie a far cessare questi fenomeni». Nei giorni scorsi i rappresentanti del Comitato Mal’aria e di Ondaverde ODV Falconara Marittima avevano raccolto segnalazioni di persone residenti a Falconara che hanno dichiarato di «aver subito l’ennesima molestia olfattiva con annessi disagi respiratori, di bruciore agli occhi e gola, causati dalla presenza nell’aria di intense esalazioni industriali di tipo idrocarburico».

Le segnalazioni sono giunte da diverse zone, dalla spiaggia, dalle vie del centro urbano, mezzacosta, Palombina Vecchia e Falconara Alta. «Le esalazioni in molti casi sono state lamentate all’interno delle abitazioni, con tutte le implicazioni del caso dovute alle alte temperature e all’impossibilità di chiudere le finestre o di effettuare un ricambio dell’aria perché gli episodi si sono verificati ripetutamente. Le esalazioni hanno quindi interessato una larga porzione di territorio, decine e decine di persone ne hanno lasciato traccia anche sui social».

La richiesta

I comitati hanno sollecitato il sindaco ad una maggiore attenzione ed hanno evidenziato come un gruppo di cittadini hanno sporto denuncia ai carabinieri falconaresi relativamente alle esalazioni industriali che hanno causato disagio e disturbi di tipo respiratorio e non solo. «Sollecitiamo il Sindaco e l’AST di Ancona – hanno proposto i comitati Mal’aria e di Ondaverde - di attivarsi per l’apertura a Falconara di un presidio medico sanitario dedicato all’assistenza e alle prime cure necessarie alle persone coinvolte dall’inalazione di sostanze industriali sprigionate a causa delle caratteristiche chimico - fisiche dei prodotti coinvolti».

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Corriere Adriatico