Aeroporto assediato, lepri nel mirino: «Nell’area almeno quaranta esemplari»

Aeroporto assediato, lepri nel mirino: «Nell’area almeno quaranta esemplari»
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FALCONARA  - Caccia alla lepre in aeroporto. La Provincia ha deciso di passare all’azione dopo i ripetuti allarmi lanciati dalla società Aerdorica. Con un decreto firmato dal presidente della Provincia, Luigi Cerioni, è stato infatti autorizzata «la cattura e/o l’abbattimento degli esemplari di mammiferi di medie e grandi dimensioni presenti all’interno del sedime aeroportuale di Falconara Marittima, costituenti reale pericolo per il traffico aereo».

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La decisione riguarda in particolare la presenza di lepri, esemplari segnalati dal personale aeroportuale addetto al monitoraggio e allontanamento fauna per la mitigazione del rischio di impatto con aeromobili che «aveva osservato ripetutamente la presenza di lepri che possono costituire pericolo per la navigazione aerea e per gli abitanti dei comuni confinanti con l’Aeroporto» si legge nella relazione. Allerta non caduta nel vuoto visto che in due occasioni il personale della polizia provinciale in collaborazione con operatori dell’autorità aeroportuale, ha provveduto «ad effettuare un censimento notturno con faro su transetti standardizzati applicando quindi la formula di calcolo Scott-Overton per la determinazione della reale consistenza della popolazione di lepri presente all’interno del sedime aeroportuale di Ancona-Falconara» si legge nella relazione.

Il risultato? «È stata stimata una popolazione di almeno 40/55 esemplari di lepre, e tenuto conto che il censimento della specie è stato effettuato durante il periodo riproduttivo, è presumibile che allo stato attuale la popolazione della specie lepre abbia subito un ulteriore incremento». E a fronte della richiesta dell’Aerdorica per «un intervento urgente finalizzato a limitare il più possibile la presenza degli esemplari che costituiscono pericolo per la navigazione», la Provincia ha dato l’ok alla «cattura e/o abbattimento degli esemplari di mammiferi di medie e grandi dimensioni presenti all’interno del sedime aeroportuale di Falconara», misura valida fino al 31 marzo.


Le operazioni di cattura sono state affidate al personale della Polizia Provinciale, specificando «di mettere in atto ogni possibile azione dissuasiva, finalizzata all’allontanamento degli animali dal sedime aeroportuale» nonché «di verificare la possibilità della cattura incruenta dei mammiferi presenti in loco». Gli esemplari «di fauna selvatica catturati vivi, dovranno essere traslocati, nel rispetto delle norme sul benessere animale, esclusivamente all’interno di Istituti di Protezione della fauna selvatica». Nel decreto non viene esclusa l’extrema ratio. «Solo in caso di inefficacia dei metodi “ecologici” si potrà procedere all’abbattimento ed i capi dovranno essere consegnati all’Istituto Zooprofilattico Sperimentale Umbria Marche, per gli accertamenti sanitari previsti dalle vigenti norme in materia». 

 

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Corriere Adriatico