Problemi sul volo da Monaco, brividi in alta quota: aereo costretto a volteggiare in cielo prima di atterrare al Sanzio

L'aeroporto Sanzio di Falconara
FALCONARA - Gli 80 passeggeri che erano a bordo del volo della Lufthansa LH 1896 partito ieri pomeriggio da Monaco e diretto ad Ancona, dove doveva atterrare all’aeroporto...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

FALCONARA - Gli 80 passeggeri che erano a bordo del volo della Lufthansa LH 1896 partito ieri pomeriggio da Monaco e diretto ad Ancona, dove doveva atterrare all’aeroporto Raffaello Sanzio di Falconara alle 16.10, si sono subito accorti che qualcosa non stava andando per il verso giusto.

Ed infatti il comandante del velivolo aveva da poco lanciato un allarme perché nella cabina dell’aereo si era creato un problema di depressurizzazione. 

 


Il pilota, nel cielo di Pesaro e Fano ha compiuto diverse manovre per risolvere la situazione di pericolo, volteggiando alcune volte al largo di Pesaro e fortunatamente il problema è rientrato, tanto che l’allarme è stato ritirato e il velivolo della Lufthansa è riuscito ad atterrare in orario sulla pista dell’aeroporto delle Marche. Diversi passeggeri si sono spaventati ed a bordo si è creato un clima abbastanza teso ma il comandante del velivolo e il personale di bordo, dimostrando professionalità e competenza, sono riusciti a risolvere la situazione di rischio e a rassicurare gli ottanta passeggeri sul fatto che non si sarebbero corsi gravi rischi. 


Al Sanzio tutte le procedure di emergenza sono scattate: i vigili del fuoco e gli assistenti, così come gli operatori dell’aeroporto erano già pronti ad intervenire in caso di necessità. Fortunatamente l’allarme è rientrato dopo alcuni minuti che però sono sembrati interminabili. Nessun passeggero ha riportato conseguenze dalla depressurizzazione della cabina così come nessun membro dell’equipaggio. Gli aerei di linea volano generalmente a quote di crociera superiori ai 9mila metri, salendo o scendendo di circa 600 metri al minuto.

A 9mila metri la pressione dell’aria all’esterno dell’aeromobile è pari a un terzo di quella a livello del mare, mentre, per questioni di comfort e di sicurezza, quella all’interno della cabina viene mantenuta a livelli equivalenti quelli tra 1.500 e 2.500 metri di quota. Questa pressurizzazione aiuta a mantenere i livelli di ossigeno a una soglia di sicurezza, non senza qualche disagio nell’adattamento.

Sull’aereo tedesco si è verificato un problema di depressurizzazione che fortunatamente è stato risolto senza danni al velivolo né traumi ai passeggeri. 


Il 25 maggio un aereo Piaggio 180 in dotazione all’Aeronautica Militare aveva avuto un impatto con dei volatili in fase di decollo tanto da costringere i piloti ad una frenata brusca e improvvisa al punto che una gomma del carrello era scoppiata e l’aereo si era intraversato sulla pista bloccando in pratica l’aeroporto per ben 12 ore.

 

Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico