FALCONARA - Lo scorso febbraio era toccato al secondo di tre fratelli: nel cofano della sua Audi A4, i carabinieri della Tenenza di Falconara avevano trovato panetti di...
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Dopo una notte passata ai domiciliari, sono stati collocati in carcere. Così ha deciso il giudice Edi Ragaglia ieri mattina nel corso dell’udienza di convalida, tenutasi in collegamento da remoto tra il tribunale e la caserma falconarese. I due marocchini sono stati anche multati per il non rispetto delle prescrizioni ministeriali che vietano lo spostamento da un comune all’altro se non per motivi di estrema necessità. Il controllo è avvenuto proprio nel corso di un pattugliamento eseguito per monitorare il movimento dei cittadini. La Bmw è stata fermata in via Albertini, alla Baraccola. All’alt imposto dai militari, i due nordafricani hanno subito asserito di aver appena fatto spesa. In effetti, il veicolo era pieno di prodotti alimentari.
Ad insospettire i carabinieri è stato però il cognome degli occupanti dell’auto. Era uguale a quello del 40enne arrestato lo scorso 22 febbraio sull’A14. A quel punto è scattata l’ispezione dell’auto. Nel cofano è stato trovato un pacchettino con all’interno 110 grammi di cocaina purissima. I carabinieri, coadiuvati anche da una unità cinofila della questura, hanno poi anche perquisito le abitazioni dei due marocchini. Sono stati rinvenuti pochi grammi di hashish e una somma complessiva in contanti che supera di poco i 21mila euro. Per gli investigatori si tratta dei proventi derivati dall’attività di spaccio. In serata i due fratelli, su disposizione del pubblico ministero di turno, anche in considerazione dell’emergenza epidemiologica in atto, sono stati collocati agli arresti domiciliari. Ieri mattina, sono stati portati in caserma per la videoconferenza che li ha collegati al tribunale. Avrebbero provato a difendersi sostenendo l’uso personale della sostanza. Non è bastato. Il giudice ha disposto il collocamento a Montacuto. Andranno a raggiungere il fratello mezzano, ancora dietro le sbarre. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico