Rfi ridisegna la stazione ferroviaria. Ecco cosa cambia: posteggio spostato, più spazio alle bici

Rfi ridisegna la stazione ferroviaria. Ecco cosa cambia: posteggio spostato, più spazio alle bici
FABRIANO  - Una nuova veste per la stazione ferroviaria di Fabriano: Rfi ha presentato all’Amministrazione comunale un restyling che prevede, tra le altre cose,...

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FABRIANO  - Una nuova veste per la stazione ferroviaria di Fabriano: Rfi ha presentato all’Amministrazione comunale un restyling che prevede, tra le altre cose, l’eliminazione dell’attuale parcheggio situato davanti l’ingresso principale per rivedere la viabilità e disegna spazi più a misura di biciclette. 

 


La scorsa settimana Rfi ha illustrato il progetto di riqualificazione della stazione al sindaco Santarelli. «La soddisfazione è stata constatare che in una delle slide utilizzate era riportato un estratto del nostro Piano urbano della mobilità sostenibile, il Pums. In particolare – dice il primo cittadino uscente - quello relativo al bici plan. Infatti la stazione è stata integrata con una delle piste ciclabili che il progetto del bici plan prevede. Uno degli obiettivi di Rfi – spiega Santarelli - è fare in modo che più persone utilizzino le biciclette per raggiungere la stazione che verrà dotata di velostazione ossia di uno spazio al chiuso per 60 biciclette. Il progetto è interessante e comporterà un’importante riqualificazione di tutti gli spazi interni ed esterni compresa l’eliminazione del parcheggio antistante con rivisitazione completa della visibilità».

I posti auto verranno recuperati nell’area oggi riservata ai lavoratori delle ferrovie a fianco della stazione stessa. I tempi per la realizzazione non sono ancora quantificati. Non c’è un rendering e anche il progetto è ancora in fase di elaborazione. «Ancora non possiamo far vedere il progetto perchè è in fase di approvazione – conclude Santarelli -. Il lavoro del Pums integrato al progetto di Rfi ci dà la prova che abbiamo lavorato bene. Siamo in attesa di convocazione per vedere il progetto di recupero delle ex officine». Quest’ultimo stabile, infatti, diventerà museo. 


I pendolari, intanto, lamentano alla stazione diversi disservizi. Manca un ascensore per permettere ai diversamente abili di raggiungere gli altri binari, al di fuori dell’uno, con facilità, il bagno pubblico è spesso in condizioni igieniche non ottimali, di notte dormono spesso alcuni senza dimora nell’atrio. Manca poi l’edicola. Da quando è stata chiusa l’attività commerciale interna alla Stazione, sono molti gli utenti che chiedono la riattivazione di un servizio importante e non solo relativo alla vendita dei giornali e dei biglietti per l’autobus. L’anno scorso la fine dell’attività con il gestore che anche a causa della pandemia ha dichiarato di non riuscire a sostenere più il costo dell’affitto a Rfi. Ricordiamo che in questa stazione transitano i pendolari che percorrono le tratte da Roma ad Ancona, via Umbria, e per Macerata-Civitanova, e da poco, sono tornati anche i treni turistici per Pergola.

 

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Corriere Adriatico