FABRIANO - «I ragazzini sono stanchi di stare al computer. Non è un modo di vivere la fede a quell’età». Don Umberto Rotili, parroco della...
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«Noto una dipendenza forte dal pc - denuncia - motivo per il quale dobbiamo studiare alternative». Da evidenziare come la Caritas Diocesana è impegnata nel monitoraggio di alcune situazioni difficili: sono stati riscontrati, infatti, problemi di natura neurologica in diversi minori. Alcuni ragazzi avrebbero manifestato sonnambulismo e sbalzi d’umore per il troppo uso del computer. Anche l’amministratore apostolico, monsignor Francesco Massara, è attento a questi problemi. «Mi preoccupa molto il fenomeno - dichiara - Dobbiamo pensare a un’offerta che non sia solo online tramite forme nuove per aiutare i nostri ragazzi. CoronArt, il concorso culturale al quale hanno partecipato quasi 500 giovani, è andato in questa direzione».
La Diocesi, quindi, si sta impegnando proprio per offrire ai ragazzi la possibilità di fare attività - non in assembramento, né in centro estivo - per riallacciare un rapporto umano che non sia solo digitale, ma con tutte le cautele e le precauzioni del caso. È chiaro, però, che gli oratori, come li conoscevamo negli ultimi anni - un fiore all’occhiello della diocesi di Fabriano-Matelica - non potranno tornare quest’estate. Su questo fronte l’Amministrazione comunale è al lavoro. L’assessorato dei Servizi alla persona monitora le tante situazioni difficili e pianifica l’attività dei prossimi mesi. Riguardo ai centri estivi per minori, l’assessore Simona Lupini sta vagliando la possibilità di realizzarne alcuni ad hoc: saranno centri estivi in assoluta sicurezza. «Attendiamo le linee guida dal Governo e dalla Regione. La povertà educativa si combatte anche con questo tipo di iniziative» dice Lupini.
Tante famiglie, soprattutto quelle che tra giugno e luglio lavoreranno, auspicano l’organizzazione di centri estivi per i propri figli. Non sono escluse possibili sinergie tra pubblico e privato. Visti i tanti protocolli da dover rispettare, gli operatori del settore chiedono anche di capire se gli eventuali aiuti economici verranno dati in tempi brevi. Intanto si attendono le direttive per la riapertura dei musei cittadini dopo il lockdown imposto per evitare la diffusione del Covid-19. Museo della Carta e Pinacoteca, quindi, potrebbero riaprire a breve. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico