Si prende una cotta per la ragazza sbagliata: giovane fabrianese aggredito dalla mamma di lei

Si prende una cotta per la ragazza sbagliata: giovane fabrianese aggredito dalla mamma di lei
FABRIANO  - Attenzioni non gradite da parte della famiglia di lei. Prima una rissa verbale, poi le minacce e le lesioni con un tubo di metallo. Un giovane fabrianese è...

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FABRIANO  - Attenzioni non gradite da parte della famiglia di lei. Prima una rissa verbale, poi le minacce e le lesioni con un tubo di metallo. Un giovane fabrianese è finito al Pronto soccorso per una ferita alla testa giudicata guaribile in 20 giorni. Il fatto è avvenuto a inizio anno, ma le indagini degli agenti del commissariato sono andate avanti mesi per ricostruire la vicenda.

 

Ieri il questore della Provincia di Ancona, Cesare Capocasa, ha disposto il rimpatrio con foglio di via obbligatorio nei confronti di un uomo pregiudicato residente in Umbria e un avviso orale nei confronti di una fabrianese, 40enne, la mamma della ragazza corteggiata. 


Il parapiglia 


La rissa è scoppiata nei primi giorni dell’anno in centro a Fabriano davanti a molti testimoni. Vittima un giovane fabrianese ritenuto colpevole di attenzioni verso una coetanea, non gradite dai familiari della ragazza. Proprio questi ultimi, insieme ad un amico, avevano incrociato casualmente il giovane in piazza del Comune. Prima le minacce verbali e poi i primi tentativi di aggressione. Il giovane ha preferito non rispondere rifugiandosi al bar. Questa scelta non è servita: gli aggressori l’hanno seguito. Il gestore ha tentato di riportare la calma, inutilmente, e ha contattato il commissariato. Nel mentre la rissa si è spostata in piazza e uno degli aggressori, l’umbro, ha colpito la vittima con un tubo di metallo smontato da uno sgabello presente nei pressi del bar, alla base del cranio, provocandogli una ferita sanguinante. Sul posto i sanitari del 118 che hanno medicato il giovane ferito e trasportato d’urgenza all’ospedale Profili. 


I soccorsi 


I medici l’hanno medicato e una volta fatte tutte le visite necessarie, l’hanno dimesso con una prognosi di 20 giorni, salvo complicazioni. Le indagini della polizia in questi mesi sono andate avanti senza sosta. Gli aggressori, dopo il fatto, si sono dileguati. Gli agenti, attraverso le testimonianze e le immagini del sistema di video sorveglianza pubblico, sono riusciti a risalire alle loro identità ed a inoltrare informativa all’Autorità giudiziaria per lesioni aggravate e minacce aggravate. Vista la pericolosità del giovane che aveva colpito il ragazzo è stata proposta l’emissione di un foglio di via obbligatorio per tre anni da Fabriano. 


Per la donna, autrice delle minacce, è stata richiesta l’emissione della misura di prevenzione dell’avviso orale. Entrambe le proposte sono state accolte dal questore. Ora le forze di polizia dovranno osservare con speciale attenzione la condotta dei due destinatari delle misure per i prossimi anni, valutando eventuali aggravamenti. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico