Non c’è pace per la scuola media Marco Polo: congelato l’appalto da 1,3 milioni

Non c’è pace per la scuola media Marco Polo: congelato l’appalto da 1,3 milioni
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FABRIANO  - La media Marco Polo di via Fabbri, chiusa da maggio, al centro di nuovi problemi. Mentre il prossimo mese gli alunni e il personale, circa 300 unità, dovranno trasferirsi all’istituto Morea, dall’altra parte della città, arriva uno stop, in autotutela, all’iter che avrebbe permesso di avviare i lavori di adeguamento sismico del plesso con fondi statali da 1,3 milioni. L’opposizione alza la voce perché «così si perderebbero i soldi del ministero dell’Istruzione» anche se il sindaco tranquillizza. 

 
In primo piano la determina 444 del dirigente comunale settore Assetto del territorio, firmata venerdì. «Da quanto riscontrabile agli atti il proseguo dell’iter di approvazione del progetto non è stato condotto nel rispetto delle disposizioni di cui all’art. 27 del Dlgs.50/2016 – si legge nel documento di 9 pagine - Risulta evidente la violazione di legge in cui si è incorsi dal momento della verifica del progetto esecutivo dei lavori di adeguamento sismico». Dichiara il sindaco, Gabriele Santarelli: «Sono state rilevate una serie di mancanze nell’iter per cui è stata presa la decisione di rivedere tutto e sospendere in autotutela. Non corrisponde al vero che si è perso il contributo ministeriale. Il dirigente, avendo rilevato delle mancanze nell’iter amministrativo che avrebbero messo a rischio l’ente, ha deciso di adottare questo atto a tutela e poter poi ripartire con un percorso corretto». 

Sulle tempistiche per un nuovo affidamento o nuovo progetto non c’è ancora certezza e il sindaco, per il momento, non si sbilancia. Sulla vicenda interviene l’ex assessore ai Lavori pubblici, Cristiano Pascucci, che si era proprio dimesso anche per diversità di vedute sulla scuola. Pascucci aveva seguito il progetto nella fase iniziale. «La revoca dell’affidamento lavori alla Polo – dichiara - non sorprende viste le premesse. E’ un provvedimento indecente per la città, per i ragazzi. Un provvedimento ridicolo nei contenuti e che speriamo possa essere sospeso e poi annullato dal Tar (dalla ditta che aveva vinto l’appalto, ndr) anche se a questo punto è una corsa contro il tempo per salvare lavori e soldi».

Secondo Pascucci, «dal punto di vista politico il sindaco, assieme a Giunta e maggioranza è completamente responsabile, sia del fatto che i lavori non si faranno sia del fatto che si perderanno i soldi. Spero che un giorno qualcuno paghi di tasca propria per tutto questo. Purtroppo le speranze di salvare il finanziamento a questo punto sono molto scarse. Sempre dal punto di vista politico spero in un gesto di dignità da parte dei consiglieri di maggioranza per mettere fine subito a questo sciagurato mandato»

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Corriere Adriatico