Omicidio a Fabriano, uccide il compagno, poi esce e lascia il cadavere in casa (come aveva fatto la sorella): «Mi sono difesa»

Omicidio Fabriano, la vittima Fausto Baldoni
FABRIANO - È stato colpito più volte alla testa, Fausto Baldoni, l'operaio di 60 anni trovato morto in casa a Fabriano. La presunta assassina è la sua...

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FABRIANO - È stato colpito più volte alla testa, Fausto Baldoni, l'operaio di 60 anni trovato morto in casa a Fabriano. La presunta assassina è la sua compagna, Alessandra Galea, di 51 anni, attualmente in stato di fermo con l'accusa di omicidio volontario: secondo gli invetigatori l'avrebbe ucciso con una abat jour in camera da letto, colpendolo diverse volte alla testa e al volto fino ad ucciderlo al culmine di una lite. Poi la donna si è allontanata ed è stata rintracciata più tardi in una delle strade limitrofe all'abitazione che si trova in via Castelli a Fabriano.

L'allarme dato dai familiari di Fausto Baldoni

Il corpo senza vita di Fausto Baldoni è stato rinvenuto dai carabinieri verso le 20 di ieri, sabato 3 giugno: a chiamare i militari dell'arma i familiari dell'uomo, che sarebbe dovuto andare a pranzo dalla sorella. Non vedendolo arrivare, i parenti hanno aspettato un po', continuando a chiamarlo al telefono senza però ricevere risposta, poi si sono decisi a dare l'allarme. La tempistica fa supporre che l'operaio fabrianese possa essere stato ucciso addirittura in mattinata.


La sorella della presunta omicida nove anni fa ammazzò la madre

La sorella gemella della donna oggi in stato di fermo, nove anni fa - sempre a Fabriano - ha ucciso la madre con un'arma giocattolo. Un omicidio agghiacciante, visto la signora è stata colpita ripetutamente alla testa fino a morire con il cranio spaccato.Anche lei, dopo l'omicidio, era uscita di casa lasciando il corpo della mamamma a terra in un lago di sangue.

 La notizia di quanto avvenuto in via Castelli ha destato dunque ancora più scalpore: una comunità sotto choc, come sottolinea il sindaco Daniela Ghergo: «Fabriano è sconvolta. L'episodio di sangue che si è verificato nella nostra città è una tragedia dolorosa per la nostra comunità», ha detto il primo cittadino sottolineando che la coppia non era seguita dai servizi sociali. 

 

IL LEGALE DELLA DONNA: «SI E' DIFESA»

Alessandra Galea è assistita dall'avvocato Franco Libori, del foro di Perugia, che contattato ha riferito: «La mia assistita non aveva nessuna intenzione di ucciderlo. Si è solo difesa». La donna, nata a Jesi con residenza a Perugia, stata sentita dai carabinieri del Nucleo Investigativo nella caserma di Fabriano: ai militari ha dato la sua versione dei fatti, ritenuta poco credibile, tanto che il pm Daniele Paci della Procura di Ancona ha chiesto il fermo.

 

 

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Corriere Adriatico