La sorella della vittima: «Fausto temeva per la sua vita, aveva nascosto tutti i coltelli»

La sorella della vittima: «Fausto temeva per la sua vita, aveva nascosto tutti i coltelli» (nella foto Rita Bladoni)
FABRIANO - «Una morte annunciata, avevo detto a mio fratello di stare attento, ma non mi ha mai ascoltato. Lui stravedeva per lei, gli dispiaceva mandarla via di...

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FABRIANO - «Una morte annunciata, avevo detto a mio fratello di stare attento, ma non mi ha mai ascoltato. Lui stravedeva per lei, gli dispiaceva mandarla via di casa». Pensieri e parole di Rita Baldoni, che ha sabato sera ha dovuto fare i conti con la notizia della morte del fratello Fausto.

 

La donna, che vive fuori da Fabriano, era tornata per il weekend nell’appartamento del palazzo che si trova davanti a quello del fratello per passare del tempo con i suoi cari. È stata lei a lanciare l’allarme: ha fermato una pattuglia dei carabinieri che stava passando nei pressi di via Castelli, esplicitando la sua preoccupazione perché da ore non sentiva più Fausto. «Il mio rammarico - racconta - è quello di non essere riuscita a salvarlo. Gli avevo più volte detto di venire a casa mia nel caso si fosse sentito in pericolo. Lui viveva nella paura, subiva le litigate, ma stravedeva per lei, si è fidato, è stato troppo buono»

Fausto e la sua famiglia hanno aiutato la Galea a crescere i due figli avuti da una precedente relazione. «È stato sempre stato tutto sulle spalle di mio fratello. Le litigate in casa? Lei non si voleva curare». Il riferimento è ai precedenti Tso subiti dalla 50enne, che «faceva una vita tutta sua, delirava, passava il tempo sui social. Teneva la casa sempre con le serrande chiuse».

Lui avrebbe accolto in casa la compagna dopo uno sfratto subito. «Mio fratello aveva paura, a volte si chiudeva in camera, per lui è stata una vita d’inferno. Non meritava questa fine». Rita e il fratello Terenzio sono assistiti dall’avvocato Angelo Franceschetti. «Più volte l’uomo ha confidato ai familiari di temere per la propria vita, tanto da aver fatto sparire tutti i coltelli. Temeva anche di essere avvelenato» ha detto ieri il legale. 
 

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Corriere Adriatico