Omicidio di Fabriano l'indagata nega tutto

Consuelo Galea
FABRIANO - Nega di aver ucciso la madre Consuelo Galea, la 41enne in stato di fermo e principale indiziata dell'omicidio di Maria Bruna Brutti. ...

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FABRIANO - Nega di aver ucciso la madre Consuelo Galea, la 41enne in stato di fermo e principale indiziata dell'omicidio di Maria Bruna Brutti.






Una donna colta, appassionata d’arte e di animali ma estremamente fragile. Con il passare dei giorni si iniziano a conoscere alcuni particolari legati alla vita di Consuelo Galea, che si trova nel reparto psichiatrico di Senigallia con l'accusa di omicidio, aggravato dal vincolo parentale e futili motivi.

I difensori della donna l'hanno incontrata sabato in attesa dell’udienza per la convalida del fermo prevista per questa mattina. “Abbiamo parlato di questioni tecniche - spiega l’avvocato Alfonso Marra di Bologna - e la signora non ha ancora voluto parlare del fatto accaduto a Fabriano. E’ provata ed è in difficoltà: la strategia difensiva sarà chiarita domani e dopo aver letto le carte della Procura. Al momento lei nega ogni addebito e io mi comporterò di conseguenza”.

Marra l’aveva conosciuta per una causa legata ad uno sfratto in Emilia Romagna. “Consuelo Galea - dichiara l’altro avvocato Alessandro Pagnini di Pesaro - ha avuto problematiche sanitarie anche recentemente. A ciò aggiungiamo uno sfratto esecutivo, problemi familiari e il trattamento obbligatorio che hanno peggiorato una situazione già precaria”.

Una vita difficile, infatti, quella della figlia di Maria Bruna Brutti che ha avuto il suo apice venerdì mattina in via Broganelli. Da pochi giorni, oltretutto, aveva ricevuto una sfratto esecutivo dalla sua abitazione di San Lazzaro e, all’arrivo della polizia municipale, la donna si era barricata dentro la sua auto e si rifiutava di uscire. Dopo momenti di tensione, i vigili hanno fatto intervenire sul posto le autorità sanitarie che hanno provveduto ad effettuare un Tso d’urgenza. Contemporaneamente, il figlio della donna, un ragazzo ancora minorenne, è stato affidato ad una comunità.

Uno stato di salute precario ha determinato il peggioramento di una situazione già debilitata. Consuelo, infatti, ha deciso di trasferirsi nelle Marche e andare a vivere in quella nuova casa insieme alla madre per mettere fine ai problemi economici che, da qualche anno, mettevano in crisi la famiglia. In attesa di una occupazione sicura, intanto, un hobby è diventato un piccolo lavoro: la donna accudiva gatti e, secondo indiscrezioni, aveva un’attività di vendita di amici felini che ora sono stati affidati al servizio veterinario bolognese. L’arte era l’altra sua grande passione. Per dieci anni ha studiato all’Accademia di Moda e Costume specializzandosi nella sezione “Stilista di moda e costumista teatrale cinematografico” ottenendo ottimi risultati. Anche al master “Direttore di produzione per il sistema moda” ha brillantemente superato gli esami con il massimo dei voti. Una prima esperienza lavorativa l’ha avuta in Ancona come assistente del direttore di produzione presso Giorgio Grati. Una professionista, quindi, nel settore accessori e moda che l'ha spinta a trovare fortuna anche in Emilia Romagna e a partecipare a molti concorsi.



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