Fabriano, blitz in pieno giorno dei ladri nella villa di Urbani: rubati oro e ricordi

Fabriano, blitz in pieno giorno dei ladri nella villa di Urbani: rubati oro e ricordi
FABRIANO - Ladri in pieno giorno a Nebbiano, piccola frazione a pochi chilometri da Fabriano. Presa di mira, tra le 12 e le 14 di ieri, la villa dell’imprenditore Urbano...

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FABRIANO - Ladri in pieno giorno a Nebbiano, piccola frazione a pochi chilometri da Fabriano. Presa di mira, tra le 12 e le 14 di ieri, la villa dell’imprenditore Urbano Urbani. Un furto d’oro e gioielli tra cui le fedi nuziali, per diverse decine di migliaia di euro, casa messa a soqquadro. Sull’episodio indagano le forze dell’ordine.


I ladri sono entrati dal retro della villa. Hanno asportato, senza romperlo, il vetro di una porta finestra e sono entrati in casa. All’interno non hanno perso tempo: hanno rovistato in tutte le stanze, sia al piano terra che al primo piano, nelle camere da letto. Hanno preso una federa di un cuscino e hanno iniziato a impossessarsi di tutti i gioielli in oro, argento e pietre preziose che hanno trovato. Con tutta calma hanno rovistato anche nei cassetti dei mobili della zona notte e del soggiorno gettando a terra tutto ciò che non aveva valore. Poi sono scappati con un bottino di diverse decine di migliaia di euro. La banda si è concentrata sui gioielli lasciando al suo posto la busta con circa 200 euro in contanti che era nascosta in un cassetto.

E’ stato lo stesso Urbani, una volta rientrato a casa due ore dopo, a dare l’allarme alle forze dell’ordine e a lasciarsi andare a un pianto misto a rabbia e delusione. Una brutta avventura per l’ex consigliere comunale, titolare dell’azienda Airforce che produce cappi aspiranti e per la sua famiglia che stava trascorrendo la calda domenica altrove. «Non ci meritavamo tutto questo - ha detto con le lacrime agli occhi. - Non ci sentiamo più sicuri nemmeno in casa nostra. L’intimità è stata violata. C’è da avere paura nel tornare a casa, non sai mai chi trovi ad aspettarti». I ladri, probabilmente una banda esperta, hanno agito in pieno giorno e non è escluso che abbiano atteso il momento opportuno per intervenire, dopo che magari hanno osservato le abitudini familiari.


«Mia figlia Elisa - ha raccontato l’imprenditore - era al mare. Mia moglie Mirella ed io, dopo una settimana di duro lavoro, avevamo deciso di pranzare al ristorante. Siamo usciti intorno alle ore 12, per far rientro alle 14. Una volta aperto il portone ho visto vestiti e oggetti gettati per terra, diverse stanze messe a soqquadro nella ricerca di oggetti di valore. Un colpo al cuore». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico