FABRIANO - L’hanno chiamata “Casa di carta”. Un po’ perché l’indagine è incardinata nella città che quel materiale...
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Nei suoi confronti c’è una denuncia alla Procura della Repubblica di Ancona per i reati di emissione e utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, omessa dichiarazione, occultamento di documenti contabili e sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte. Le indagini, coordinate dall’autorità giudiziaria e condotte sul campo dagli 007 delle Fiamme gialle, hanno consentito d’individuare e sottoporre alla misura cautelare patrimoniale diversi beni nella disponibilità dell’indagato, nelle province di Ancona e Macerata: due abitazioni, un negozio, due autorimesse, un fabbricato, due magazzini e due laboratori.
Stando agli accertamenti dei finanzieri, l’articolato sistema di frode ha permesso all’imprenditore di distrarre risorse patrimoniali - immobili, crediti e disponibilità finanziarie - della società immobiliare da lui amministrata, attraverso la gestione di una rete di imprese, formalmente intestate a prestanome, ma in realtà tutte dirette da lui. Con questo schema l’imprenditore ha creato false voci di bilancio, attestando solo sulla carta numerose operazioni di fatto mai realizzate, finalizzate anche a non consentire l’azione di riscossione dell’amministrazione finanziaria.
Le indagini estese a tutte le società riconducibili al presunto evasore hanno permesso, dopo minuziosi accertamenti bancari disposti su oltre trenta conti correnti aperti in più istituti bancari, di ricostruire redditi non dichiarati in materia di imposte per oltre 1,5 milioni di euro e di scoprire una sottrazione di imposta sul valore aggiunto per circa 500.000 euro.
L’operazione della Guardia di finanza s’inserisce nel quadro della costante attività di prevenzione e contrasto delle frodi fiscali e finanziarie posta in essere dal Comando Provinciale di Ancona, con l’obiettivo di tutelare la leale concorrenza tra le imprese e le libertà economiche di tutti i cittadini. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico