Fabriano, l'hacker gli svuota il conto Il titolare di Piadina Più chiede giustizia

Giuseppe Nicosia titolare di Piadina Più
FABRIANO - "Stavo andando a lavoro, come tutti giorni, quando ho ricevuto una telefonata da una impiegata della filiale della banca con cui lavoro che mi ha chiesto se avevo...

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FABRIANO - "Stavo andando a lavoro, come tutti giorni, quando ho ricevuto una telefonata da una impiegata della filiale della banca con cui lavoro che mi ha chiesto se avevo immesso on line un bonifico di 9.362,25 euro. Alla mia risposta negativa mi ha detto che avrebbe fatto degli accertamenti". Così Giuseppe Nicosia, milanese di nascita e da anni in città dove ha aperto un'attività commerciale in via Dante, ha scoperto una frode informatica a suo danno con la perdita di tutti i soldi che in quel momento stavano sul conto corrente che sono finiti in Romania. E il titolare di Piadina Più si chiede come sia potuta accadere una cosa simile e accusa la banca di non aver adottato un sistema di sicurezza inefficace. Per questo ha sporto querela dai carabinieri e chiede il rimborso dei soldi asportati, frutto del lavoro continuo nella piadineria aperta tutti i giorni fino a tarda sera. "Sono sconvolto - ha dichiarato Giuseppe - perché non so come pagare i fornitori, i dipendenti e non so più di chi fidarmi". Tutto è accaduto il 22 gennaio. "Dopo la telefonata della banca ho provato ad accedere al mio conto on line verificando che l'accesso mi veniva negato. Ho contattato l'assistenza clienti apprendendo dall'operatore che c'erano stati altri casi analoghi in quanto nell'Est Europa era stata creata una piattaforma identica a quella dell’istituto di credito che entrava nei conti dei clienti asportando denaro in maniera impropria".

Facendosi coraggio, il commerciante ha raggiunto la filiale nel quartiere Borgo per chiedere il rimborso e non un prestito provvisorio da dover ridare indietro con gli interessi. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico