FABRIANO - «Per noi il fiume Giano deve restare scoperto. L’Amministrazione comunale, soprattutto l’assessore Pascucci che ha da sempre a cuore la...
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In centro storico la conclusione dei lavori non è vicina. «C’è stato un problema sulla contabilità dei lavori fatti e quelli da fare che ha portato via molto tempo agli uffici perché è un progetto che ha preso il via molti anni fa - dice il primo cittadino. - In Regione e all’Ufficio Speciale Ricostruzione non esiste più un settore dedicato al sisma del ’97 e questo comporta difficoltà a individuare un interlocutore. Abbiamo portato a casa la prima variante necessaria per poter portare la fogna fuori dal Giano. I lavori nell’alveo, come erano stati ipotizzati, non sono fattibili: con la variante si procederà ad avviare, entro l’anno, i lavori per avere le fogne allacciate al depuratore». Si evita in questo modo un’infrazione da parte della Comunità europea sulla qualità dell’acqua nei confronti della Regione.
«La seconda variante - prosegue - servirà per evitare la nuova copertura del fiume. In mezzo c’è un ricorso al Tar sulla questione delle “casupole” sul Giano, dietro piazza Garibaldi, per cui dobbiamo aspettare». E al Comitato “Alla scoperta del Giano” che chiede di non realizzare la ruota sul fiume, in quanto non rispetta la storia della città, Santarelli precisa: «bisognerà farla perché fa parte delle migliorie che hanno permesso alla ditta di vincere l’appalto. Stiamo cercando di capire se possiamo spostarla rispetto alla localizzazione prevista che è in via Fratti». L’Amministrazione, intanto, è intervenuta per fare sì che l’illuminazione prevista nella zona delle Conce possa essere integrata con quella già esistente. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico