Fine della storia per la farmacia-museo, decisa la chiusura: «In centro i clienti sono scomparsi»

Fine della storia per la storica farmacia-museo, decisa la chiusura: «In centro i clienti sono scomparsi»
FABRIANO  - Chiude la farmacia-museo Mazzolini Giuseppucci con i famosi arredi lignei in stile neogotico. La decisione si deve alla crisi del del commercio e «alla...

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FABRIANO  - Chiude la farmacia-museo Mazzolini Giuseppucci con i famosi arredi lignei in stile neogotico. La decisione si deve alla crisi del del commercio e «alla mancanza di una progettualità per un serio rilancio del centro storico», si legge nella nota a firma della proprietà, tra i quali i dottori Vito e Giovanna Giuseppucci.

 

 

«Dopo un sereno confronto tra i componenti della proprietà in merito alle prospettive del commercio, in particolare quelle legate all’esercizio sito in Corso della Repubblica 33, preso atto del peggioramento delle condizioni di mercato e dell’assenza di progettualità per un serio rilancio del centro, constatato il venir meno delle condizioni necessarie per garantire la continuità imprenditoriale dello stesso, con rammarico si procederà alla chiusura del punto vendita “1896 Scienza e Natura – Museo della Farmacia Mazzolini Giuseppucci”» spiega la proprietà. 


«Tale decisione – proseguono i dottori Giuseppucci - non riguarda la cessazione di un’attività, ma anche la perdita di un importante contenitore culturale, ascrivibile tra i luoghi storici e simbolici della città. La drammatica situazione del commercio al dettaglio, dovuta al cronico svuotamento di utenza del centro, insieme alla mancanza di una politica credibile per un’inversione di tendenza, fanno mancare le condizioni per la sostenibilità economica del sito». L’antica farmacia dopo un recente restauro ha riaperto le porte alla meraviglia del pubblico col nuovo nome “1896 Scienza e Natura”, che ne celebra l’anno di nascita. 


Commenta il sindaco, Gabriele Santarelli: «Non posso che rammaricarmi per questa scelta che senz’altro rappresenta un passo difficile soprattutto per loro che avevano anche investito nella struttura facendo installare di recente un impianto di illuminazione che ne esaltava le architetture e i fregi lignei. Però dispiace e non è accettabile leggere anche in questo caso colpe attribuite all’Amministrazione quando affermano che la scelta è stata dovuto anche, se non soprattutto, a una mancanza di prospettiva per lo sviluppo del centro.

La Farmacia Storica – prosegue - è stata inserita all’interno del circuito delle attrazioni con apposizione di un apposito cartello turistico, viene pubblicizzata e promossa all’interno dei Musei Civici ed è stata inserita all’interno del percorso del nuovo lavoro finanziato con fondi regionali Por Fesr 2014-2020 nell’ambito del progetto “Esino Catria Bike”. Dice il segretario del Partito Democratico locale Francesco Ducoli: «Serve una strategia vera, efficace, rivitalizzante. Basta pensare di aver risolto il problema con quattro fioriere e due panchine».

 

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Corriere Adriatico