Fedrigoni, ossigeno da Oltreoceano C’è la firma: la svolta è made in Usa

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FABRIANO - Le cartiere di Fabriano diventano americane. Bain Capital Private Equity, una delle principali società di investimento globale, ha firmato venerdì un accordo per l’acquisizione di Fedrigoni. Fondata nel 1888, la Società stima di raggiungere, quest’anno, un fatturato di circa 1,1 miliardi di euro. Il preliminare di vendita è diventato realtà due giorni fa. A breve potrebbe iniziare una nuova fase per lo stabilimento di Fabriano e per quelli di Rocchetta, Pioraco e Castelraimondo. È stato Ivano Sessa, direttore di Bain Capital Private Equity, a ribadire di «credere che Fedrigoni abbia potenziale per crescere significativamente, sia sul piano organico che attraverso acquisizioni, e collaboreremo per accelerare questo processo, come già fatto in altre realtà industriali a livello globale». 


Dello stesso avviso l’ingegner Alessandro Fedrigoni che ha informato personalmente gli impiegati nel corso del tradizionale scambio di auguri di Natale e che attende il nulla-osta da parte delle Autorità preposte. «Il Gruppo – ha detto il presidente di Fedrigoni – avrà un nuovo azionista per poter affrontare al meglio le sfide future. La nostra famiglia, come azionista unico, ha accompagnato l’azienda fin qui, ora abbiamo bisogno di una presenza internazionale che dia risorse nuove per affrontare la crescita verso traguardi ancor più ambiziosi. A riprova di quanto crede nelle nuove prospettive di sviluppo, parte della famiglia Fedrigoni reinvestirà nel capitale della società con una quota di minoranza. Il passaggio del testimone avverrà in maniera efficiente e proficua» Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico