Ex Jp, operai in piazza: «Ritirare subito i licenziamenti». Domani mattina nuova assemblea con i sindacati

Ex Jp, operai in piazza: «Ritirare subito i licenziamenti». Domani mattina nuova assemblea con i sindacati
FABRIANO  - Domani l’assemblea dei lavoratori, ieri la manifestazione in Umbria dei lavoratori Indelfab (ex Jp) dopo l’annuncio della procedura di mobilità...

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FABRIANO  - Domani l’assemblea dei lavoratori, ieri la manifestazione in Umbria dei lavoratori Indelfab (ex Jp) dopo l’annuncio della procedura di mobilità per tutti i dipendenti ex JP Industries. L’appuntamento tra sindacati e lavoratori è fissato per domani alle 10 nella sala mensa del sito produttivo fabrianese di Santa Maria. Ieri a Gualdo Tadino in piazza la manifestazione dei lavoratori umbri che hanno chiesto il «ritirare dei licenziamenti» con un appello alle «istituzioni locali e nazionali» per «chiedere conto delle ingentissime risorse pubbliche che la ex Merloni, poi Jp e oggi Indelfab ha nel corso degli anni drenato senza mai rilanciare un’azienda che è una ricchezza essenziale per questo territorio ed è patrimonio, prima di tutto, dei lavoratori».


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Il messaggio è stato lanciato ieri durante la manifestazione in piazza a Gualdo Tadino insieme ai sindacati, ai sindaci di Gualdo e Nocera Umbra e con la presenza dei consiglieri regionali Tommaso Bori e Donatella Porzi e del parlamentare Walter Verini. «Già nell’incontro di lunedì a Fabriano - hanno detto i rappresentanti dei lavoratori - ci aspettiamo che Porcarelli ritiri il suo atto unilaterale, che metterebbe letteralmente in ginocchio 600 famiglie tra Umbria e Marche e un territorio, quello della fascia appenninica, già duramente provato da anni di crisi». «Siamo stufi di sentirci dire che siamo dei privilegiati perché abbiamo 600 euro di cassa integrazione al mese, con i quali si fa fatica ad arrivare alla terza settimana - hanno sottolineato i lavoratori nei loro interventi - quello che chiediamo da sempre è di poter lavorare, ne va del nostro futuro e della nostra dignità». L’annucnio dell’avvio della procedura di mobilità per tutti i dipendenti ex JP Industries è arrivato il 19 agosto e coinvolge i 584 dipendenti: 305 degli stabilimenti di Fabriano, Santa Maria e Maragone, 269 operai e 36 impiegati; 279 del sito di Gaifana (Perugia) in Umbria, 268 operai e 11 impiegati. «Ad oggi, non risulta nessun piano di concordato presentato al tribunale di Ancona e pertanto è il liquidatore che decide in maniera unilaterale della sorte delle quasi 600 famiglie, senza dare spiegazioni su come si intenderà sanare la situazione debitoria accumulata in questi anni» hanno sottolineato Fim, Fiom e Uilm Ancona. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico