Ex Jp Industries, i 584 dipendenti respirano. È stata messa in pagamento la cassa Covid

Ex Jp Industries, i 584 dipendenti respirano. È stata messa in pagamento la cassa Covid
FABRIANO - Imminente l’avvio dei versamenti della nuova cassa integrazione per i dipendenti della Indelfab (l’ex Jp Industries, tanto per intenderci), ma resta tuttora...

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FABRIANO - Imminente l’avvio dei versamenti della nuova cassa integrazione per i dipendenti della Indelfab (l’ex Jp Industries, tanto per intenderci), ma resta tuttora elevata l’ansia per le mosse del management in merito alla presentazione del concordato. La buona notizia per i 584 lavoratori dei due stabilimenti fabrianesi di Santa Maria e del Maragone e dell’impianto umbro di Gaifana concerne la messa in pagamento della cassa Covid-19 per il periodo che va dal 4 maggio al 4 luglio (il versamento sui conti correnti avverrà dal 17 agosto), soprattutto se si considera che l’ultima mensilità ricevuta dalle maestranze riguardava aprile. 


 

L’iter 
Il passaggio dalla cassa integrazione straordinaria alla cassa creatasi in seguito all’emergenza causata dalla diffusione del Coronavirus era stato veloce, ma poi l’iter aveva subito un intoppo, tanto increscioso quanto prolungato, a livello ministeriale. Dopo lo sblocco, avvenuto giusto una settimana fa con la firma del decreto di cessazione della Cigs da parte del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, i sindacati hanno fatto subito pressione sull’Inps, che ora ha annunciato la possibilità di iniziare i pagamenti già da lunedì prossimo. Per una problematica che trova soluzione, però, c’è n’è un’altra ancora da risolvere. 


L’attesa

Non è un caso, infatti, che le tute blu siano tuttora in apprensione per conoscere gli sviluppi in merito alla presentazione del concordato al Tribunale fallimentare, come anticipato dal management aziendale nell’ultimo confronto avuto con i sindacati. «Il fatto che si stiano per avviare i versamenti degli stipendi arretrati è importante – affermano le organizzazioni sindacali – perché si dà ossigeno a delle persone che da molto tempo non ricevono compensi, subendo le conseguenze di una situazione intricata. Adesso, siamo in attesa di novità per ciò che attiene alla presentazione del piano concordatario. Ne va del futuro della Indelfab». 

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Corriere Adriatico