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FABRIANO “Grande lusso”. Così aveva intitolato il suo profilo Instagram, in cui metteva in vendita vestiti e scarpe griffate. Uno specchietto per le allodole: secondo l’accusa, il 35enne d’origine egiziana, residente nella periferia di Milano, non aspettava altro che individuare la vittima giusta per derubarla e perseguitarla per spillarle altri soldi. Così avrebbe fatto con un 47enne fabrianese che malauguratamente, nel luglio 2019, decise di acquistare sul profilo social dell’imputato un paio di scarpe di marca.
I fatti
Prima pagò circa 70 euro, lievitati a 146 dopo le pressioni ricevute, versando la somma sul conto Postepay intitolato al venditore.
Le intimidazioni
E giù altre minacce, ancor più inquietanti, riferite a non meglio precisati scagnozzi: «Questi sai cosa ti fanno? Prima ti picchiano per bene, così impari la lezione, visto che hai fatto il forte. Poi ti massacreranno di botte: non hai la minima idea di quello che ti aspetta». Di fronte alle intimidazioni e al mancato arrivo della merce che aveva acquistato, la vittima si è rivolta ai carabinieri. La sua denuncia ha permesso agli investigatori di risalire all’impostore, finito a processo con le accuse di truffa e tentata estorsione. L’imputato, difeso dall’avvocato Roberta Finotti del foro di Milano, ieri sostituita in aula dal collega Marco Micucci, è stato condannato dal giudice Matteo Di Battista a un anno e 10 mesi di reclusione, oltre al pagamento di una multa da 500 euro.
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Corriere Adriatico