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FABRIANO - Botta e risposta tra maggioranza e opposizione sull’azienda agraria comunale. Il consigliere dell’Associazione Fabriano Progressista, Vinicio Arteconi, attacca: «Il Comune di Fabriano, proprietario del 100% di Agricom, società partecipata, si è fatta pignorare la mandria di pura razza marchigiana e sequestrare trattore ed erpice necessari alla lavorazione dei terreni.
Il tutto – denuncia - per non aver rinnovato una cambiale agraria di 30mila euro da parte del liquidatore e da parte della Giunta per aver disatteso un impegno atto a rifondere la cambiale nei confronti di un istituto di credito». L’azienda agraria ha sempre vantato una stalla di oltre 120 capi di pura razza marchigiana, unica nella provincia di Ancona e un patrimonio di quasi 250 ettari tra terreno coltivabile e boschi.
«Questo patrimonio - evidenzia Arteconi – è alla base di un qualsiasi progetto di incremento dell’azienda che può portare alla reintroduzione della pecora fabrianese, all’allevamento di maiali per l’incremento della produzione del salame Fabriano, all’apertura di un punto vendita prodotti a km 0». Arteconi attacca la giunta e auspica «che il liquidatore procrastini ancora per un anno la gestione e poi il nuovo Consiglio comunale potrà definire con più cognizione di causa il suo destino».
Di pensiero diverso il sindaco, Gabriele Santarelli: «Arteconi ignora che il Comune non può intervenire per rifondere un debito dell’azienda seppure si tratta di una partecipata al 100%.
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Corriere Adriatico