La casa di riposo Santa Caterina è Covid al 90%: in arrivo nuovi infermieri, rinforzi dall’Esercito

La casa di riposo Santa Caterina è Covid al 90%: in arrivo nuovi infermieri, rinforzi dall’Esercito
FABRIANO  - Alla Casa di riposo Santa Caterina si continua a lavorare. La missione è quella di proteggere gli utenti, attualmente quasi tutti positivi, sintomatici,...

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FABRIANO  - Alla Casa di riposo Santa Caterina si continua a lavorare. La missione è quella di proteggere gli utenti, attualmente quasi tutti positivi, sintomatici, con solo tre nonnini ricoverati in ospedali covid della Regione Marche. C’è, comunque, molta preoccupazione. Dice il sindaco della città, Gabriele Santarelli: «Sono 179 le persone attualmente positive al Covid a Fabriano. Circa la metà riguardano ospiti e personale della Casa di Riposo Santa Caterina».

 

 

La situazione è monitorata h24. Circa il 90% degli ospiti (52 su 55) e del personale (30 su 40, ma con altri 5 in malattia) sono contagiati dal Covid-19. «Mi sono messo in contatto con la Direttrice Generale dell’Asur, Nadia Storti, e con il Dirigente della Protezione Civile Regionale. Si stanno tutti attivando e mi risulta che anche il Presidente della Regione, Francesco Acquaroli, abbia chiesto l’intervento dei sanitari militari come ho già fatto nella giornata di venerdì. Si riscontrano ancora problemi nel reperimento di Oss». Tante le strade che si stanno percorrendo per il reperimento di personale. Per questo il primo cittadino ha chiesto aiuto anche a don Aldo Buonaiuto, parroco di San Nicolò e anima della comunità Papa Giovanni XXIII, per capire chi poter contattare per trovare una soluzione in pochissimo tempo. Dall’ultima delibera firmata dall’Asur, intanto, risulta autorizzata l’assunzione di 17 infermieri a partire dal primo novembre. Alcuni di questi, entro la settimana, dovrebbero prendere servizio proprio a Santa Caterina. Si attende, quindi, l’arrivo di medici, infermieri e oss. Quest’ultimi potrebbero esser assegnati all’Asp, Azienda Servizi alla Persona Vittorio Emanuele II, che gestisce la casa di riposo già oggi o domani. Quel che è chiaro che, nonostante le visite dall’esterno bloccate e tutte le precauzioni messe in atto per evitare il diffondersi del covid-19, sarebbe stato un possibile asintomatico a portare all’interno il coronavirus visto che dal sopralluogo della commissione regionale non sono emerse criticità. Dalla direzione di Santa Caterina, intanto, si comunica che «attualmente operano due medici e un’infermiera dell’Usca, due nostre infermiere e due Oss. La situazione è sotto controllo, ma le priorità sono le cure e l’assistenza agli ospiti. I medici dell’Usca visitano tutti gli ospiti e decidono se possono continuare le cure presso la nostra struttura o, in via precauzionale, vanno ricoverati in un reparto Covid. In ogni caso se, malauguratamente, le condizioni di un ospite dovessero peggiorare la famiglia sarà tempestivamente avvisata».

 

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Corriere Adriatico