Asilo chiuso per rischio sismico Le scuole accendono lo scontro

Asilo chiuso per rischio sismico Le scuole accendono lo scontro
FABRIANO - Scuole nel mirino dopo la chiusura d’urgenza dell’asilo di via Petrarca di Fabriano causa basso indice di vulnerabilità. L’opposizione si...

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FABRIANO - Scuole nel mirino dopo la chiusura d’urgenza dell’asilo di via Petrarca di Fabriano causa basso indice di vulnerabilità. L’opposizione si interroga sull’opportunità di trasferire gli alunni nella sede dell’ex Tribunale e critica la tempistica usata dall’amministrazione comunale. Il consigliere del Partito democratico ed ex assessore, Giovanni Balducci, snocciola la cronistoria che ha portato all’analisi di vulnerabilità sismica dell’asilo “Giro Girotondo”. 


«Con la determina del 18 ottobre 2017 è stato affidato l’incarico a un geologo per una spesa di 4.124 euro. Poi il 24 novembre – spiega – è stato dato incarico ad ingegnere per verifica vulnerabilità per un importo di 10.470 euro. Il 4 gennaio il primo cittadino annuncia che è stato cambiato controsoffitto pesante e pericoloso con elementi leggeri. Il 13 aprile sono stati comunicati risultati della verifica di vulnerabilità sismica e la chiusura dell’asilo è arrivata solo mercoledì: forse era il caso di muoversi prima visto che la Giunta Sagramola aveva messo a bilancio 50mila euro per queste urgenze». La replica del sindaco.


«Da queste dichiarazioni deduco che la passata Amministrazione non ha dato priorità alla sicurezza delle scuole visto che non ha finanziato le analisi della vulnerabilità e, infatti, ce ne stiamo facendo carico noi. Un esponente di punta della Giunta Sagramola – spiega Gabriele Santarelli - ritiene che in attesa di avere i risultati dell’analisi di vulnerabilità non si doveva intervenire per eliminare rischi evidenti nella struttura. La sicurezza nelle scuole per qualcuno è un optional. I genitori ringraziano». Sulla vicenda è intervenuto anche il consigliere di Fabriano Progressista, Andrea Giombi, per ricordare come «già a febbraio il consiglio comunale aveva bocciato un ordine del giorno in cui segnalavo la necessità che il problema della sicurezza delle scuole venisse affrontato in un’ottica di territorio. La situazione della scarsa sicurezza delle scuole di Cerreto d’Esi – dichiara – aveva fatto presagire, all’inizio dell’anno scolastico, la necessità che molti ragazzi dovessero essere trasferiti proprio a Fabriano. Ora che questo tema è emerso nuovamente nelle scuole del nostro Comune, deve essere affrontato in sinergia con tutti i Comuni dell’entroterra». Problemi anche a Cerreto d’Esi dove i genitori segnalano che nelle scuole Lippera e Melchiorri ci sono infiltrazioni d’acqua dal tetto. «L’iter per la costruzione del nuovo plesso – denuncia Marco Zamparini, consigliere Partito Comunista dei Lavoratori – ancora non è partito. Chiediamo al sindaco Porcarelli di attivarsi quanto prima». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico