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FABRIANO - Il maltempo ha concesso ieri una tregua: i tecnici comunali hanno effettuato un sopralluogo nelle zone più colpite, intanto gli agenti della polizia locale hanno iniziato una serie di controlli in quei terreni situati a ridosso delle frane che hanno ostruito le strade tra Fabriano e Attiggio.
Obiettivo è quello di verificare la regolarità dei canali di scolo. Sono due le voragini aperte che preoccupano i residenti: quella di Argignano, da domenica notte, e quella di Albacina, nella parte alta della frazione, dall’alluvione dello scorso settembre a cui ancora non si è messo mano e gli abitanti della frazione temono un peggioramento della situazione.
Gli interventi
La sindaca, Daniela Ghergo, fa il punto: «La voragine di Argignano è monitorata e contiamo di intervenire con un lavoro di somma urgenza; quella di Albacina è un po’ più complicata perché stiamo attendendo i fondi dalla Regione in quanto rientra nei finanziamenti stanziati dopo l’alluvione che a metà settembre 2022 ha messo in ginocchio le Marche.
Le proteste
In molti, comunque, se la prendono anche con l’Amministrazione comunale: sollecitata una pulizia dei tombini di scolo. Il primo cittadino, auspicando un ritorno della normalità, elogia «la macchina dei soccorsi, con molte squadre provenienti anche da altre zone, che ha funzionato perfettamente». I residenti di Argignano alzano la voce e chiedono più attenzione nei confronti della strada che dalla frazione va a Bassano, danneggiata durante l’alluvione di settembre 2022 con criticità importanti nella zona della chiesa. Sempre l’anno scorso, a poca distanza, cedette il basamento di una gru da cantiere provocando non pochi danni. Sollecitato un intervento anche sul tratto di strada Argignano-Fabriano, lungo la SP 15. Dall’opposizione Danilo Silvi (Fratelli d’Italia) e Pino Pariano (Sorci Fabriano c’è 30001) chiedono alla Giunta «un bilancio dettagliato dei danni del maltempo e degli interventi da fare subito». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico