SENIGALLIA - Raid sulla spiaggia dei teppisti armati di forbici dove hanno tagliato numerose reti da beach volley. Diversi operatori balneari si sono rivolti all’Ufficio...
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«Ho da fare, devo lavorare, non posso venire». Così si sono sentiti rispondere gli uomini dell’Ufficio locale marittimo dopo aver invitato i genitori in caserma. La maggior parte non si è nemmeno presentata. Eppure dovrebbe interessare loro il fatto che i figli si arrampichino sul faro, facciano gli equilibristi sul bordo del muro che segna il confine del porto con il mare aperto oppure si avventurino sui pericolosi scogli, rischiando di scivolare, per scattare un selfie. Il più delle volte danno forfait.
Di notte sono anche ubriachi e compiono danneggiamenti. Alle sfide quotidiane, che portano tutte le mattina gruppetti di studenti minorenni a recarsi al porto invece di andare a scuola, si aggiungono episodi di teppismo e vandalismo. Negli ultimi giorni sono state tagliate numerose reti da beach volley lungo la spiaggia. Solo l’ultimo in ordine di tempo degli atti vandalici che si verificano tra l’arenile e il porto. Ancora una volta la rabbia o la noia da sfogare distruggendo un bene altrui. Sembra l’ultima assurda moda dei giovanissimi che in città sempre più spesso si divertono a danneggiare ciò che trovano. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico